Conad, chiude nel posto dove tutti ci andavano: “Sarà dura”

Triste notizia è quella ricevuta a seguito della chiusura di un punto Conad. Per molti è stato un duro colpo da mandare giù.

Un punto vendita Conad ha chiuso per sempre, lasciando l’amaro in bocca a molti cittadini del posto che da quarant’anni lo avevano scelto come loro punto vendita preferito. Nonostante le esigenze siano cambiate nel corso degli anni, i consumatori del posto hanno sempre ricevuto un ottimo servizio da questo supermercato.

Il dispiacere dopo la chiusura di un punto vendita Conad
Chiude un punto vendita Conad- Intaste.it

Di fronte alla sede del supermercato, numerose sono state le persone che si sono riunite proprio per manifestare il loro dramma in quanto non è presente nessun altro punto di vendita nella zona.

Un membro dell’associazione carabinieri, Claudio Quartieri ha voluto sottolineare anche un altro argomento in quanto il Conad era visto anche come un punto di aggregazione. Ciò di cui preoccupa è che con la chiusura del supermercato, si vada ad incrementare ancora di più il problema degli immigrati che dormono un po’ dove capita.

Le reazioni a seguito della chiusura del punto Conad

Un evento che ha sconvolto l’intera comunità è proprio quello della chiusura dell’unico punto Conad del quartare.

Il dispiacere dopo la chiusura di un punto vendita Conad
Eliminato l’unico punto vendita del quartiere- Intaste.it

E’ questo ciò che è accaduto in via del Perugino, zona Parco Amendola, luogo in cui si trova l’unico punto Conad del quartiere che serviva le persone del posto da più di quarant’anni.

A questo riguardo, ha voluto esprimere la sua opinione anche Cristina Martinelli, ossia la promotrice delle passeggiate per la sicurezza al Parco Amendola la quale ha affermato che il supermercato è sempre stato un punto di riferimento per il quartiere, un luogo in cui non è presente un servizio commerciale.

Spesso gli operatori Conad offrivano anche il servizio di consegna a domicilio per i clienti anziani, anche perché in quel quartiere vi sono molte persone in avanti con l’età: “Eravamo un po’ una piccola famiglia ed ora tutto cambierà.”

Lorena Govi, donna che si è stabilita nel quartiere nel 1980 afferma che per molti adesso la situazione diventerà molto difficoltosa.

In base a ciò che afferma Maria Grazia Seghi, pare che le cose siano andate sempre peggio dopo che è stata chiusa via Panni: “Tante persone hanno smesso di fare spesa qua e i clienti, a causa della chiusura della strada, sono diminuiti”.

La speranza adesso è che venga aperto un nuovo supermercato, in quanto il rischio che si corre è che il quartiere si impoverisca sempre di più. La paura più grande è che il parco possa sprofondare nel degrado più totale anche perché potrebbe aumentare il numero di persone che bivaccano.

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