Il campione Azzurro rivela il suo segreto: “Prima della partita mangio la pasta”

Chi l’ha detto che la pasta fa male e fa ingrassare? L’ennesima conferma da un campione Azzurro, che rivela il suo segreto culinario.

Toglieteci tutto, ma non provate nemmeno a pensare di non farci mangiare la pasta, perché fa male, peché fa ingrassare, perché che non ci fa stare in forma. Siamo italiani, e la pasta non può far mai male: è una nostra eccellenza in tutte le sue mille declinazioni, un piatto esportato in tutto il mondo, anche se gli altri non la sanno cucinare.

Un grande campione italiano mangia sempre pasta
Campione azzurro rivela di mangiare sempre pasta – InTaste.it

La mangiano scotta e con sughi di dubbia o di bislacca provenienza: tipo l’amatriciana col prosciutto (o la pancetta), la carbonara con la panna o la cipolla. Per favore. Il falso storico che la pasta sia un alimento pesante, da evitare per chi non vuole ingrassare viene ulteriormente confermato dagli sportivi.

Quelli bravi-bravi. Come Matteo Berrettini. Il tennista romano, in risalita dopo la crisi dovuta a alcuni infortuni a catena (e qualche gossip di troppo) lo ha ammesso candidamente.

Musica maestro: “Prima della partita mangio la pasta”

Prima di infortunarsi agli US Open, il campione Azzurro ha spiegato per filo e per segno che pizza, riso, pollo, e soprattutto pasta fanno parte sempre della sua dieta. Non ne può proprio fare a meno. Lui è un italiano vero, come Yuri Romanò, campione Azzurro nel volley.

Yuri Romanò, il campione Azzurro e la pasta
Yuri Romanò, alla di Piacenza e campione Azzurro. Anche di pasta – foto fonte ANSA – Intaste.it

“A partire dal secondo anno di Siena ho cambiato la mia dieta e cominciato a prestare un po’ più di attenzione, alla mia alimentazione che, fino a quel momento, era molto più disordinata” ottima idea quella del campione Azzurro Yuri Romanò, ala brianzola della You Energy Piacenza e della Nazionale di Fefé De Giorgi, utile e dilettevole ribadirlo: campione d’Europa e del mondo in carica.

Romanò innalza uno de cibi più buoni di tutti i tempi (gli altri potrebbero essere pane e pizza, da buongustai italiani) l’eccellenza che vanta innumerevoli tentativi di imitazione, senza avvicinarsi minimamente al sublime piacere della pasta, per chi non è nato in Italia.

Nel primo ritiro azzurro di quest’anno ho chiesto al dottore se si poteva avere un po’ di pasta al pomeriggio e lui ha acconsentito – prosegue, sempre in uno stralcio di un’intervista a la Gazzetta dello Sport – anche un po’ di compagni ne hanno approfittato e mi hanno seguito”.

Intendiamoci, Yuri Romanò è un campione Azzurro, ligio a una vita da sportivo, ma l’amore per la pasta l’ha portato addirittura a mangiarla a merenda. Un campione anche fuori dal rettangolo di gioco. Musica maestro: “Almeno 100 grammi, anche perché a pranzo e a cena ne mangio 180-200. D’altronde, non faccio fatica a digerirla, mi dà energia, non mi appesantisce, mi riempie e mi fa affrontare al meglio la partita”. Capito? Altro che merendine, caffè o crostata.

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