Il miglior latte da bere per molti è quello scremato perché più leggero e meno ricco di grassi. La realtà però è ben diversa ad un’analisi più accurata.
A colazione o per merenda molti amano bere il latte, sia adulti che bambini. Apporta vitamine preziose per la salute come la D e la B2, e costituisce un’importante fonte di calcio per ossa e denti. Il più consumato è il latte vaccino che però viene venduto in diverse varietà: intero, parzialmente scremato e scremato. Stabilire quale dei tre sia il più salutare non è facile.
Quello scremato è in assoluto quello con il più basso contenuto di panna, appena lo 0,3%. Per questo risulta facilmente digeribile ma al tempo stesso è povero di sali minerali e risulta privo di vitamina D. Contiene ancora lattosio, quindi non può comunque essere consumato da chi è intollerante o allergico a questo zucchero.
Per quanto riguarda invece il latte parzialmente scremato questo conserva ancora una percentuale di panna compresa fra l’1,5% e l’1,8%. Non contiene colesterolo e mantiene un buon apporto di proteine e minerali quindi è adatto se si soffre di problemi al fegato, che così non rischia di sovraccaricarsi.
Il miglior latte da bere è quello intero
Di solito scartato in favore delle altre varietà perché considerato pesante, in realtà la scelta migliore è proprio il latte che conserva la panna. Il latte intero contiene grassi saturi, è vero, ma solo quelli che aumentano i livelli del colesterolo “buono”, ossia l’HDL. Non è pericoloso per le arterie anzi aiuta a contenere l’accumulo di quello “cattivo”, indicato con la sigla LDL.
Aumentare il colesterolo buono favorisce anche la salute del cuore riducendo così il rischio infarto anziché aumentarlo come molti credono. La varietà intera inoltre è la più ricca di vitamina D, essenziale per mantenere la tonicità muscolare e l’integrità delle ossa. Se si soffre di osteoporosi arricchire l’alimentazione con questo tipo di latte è una buona soluzione.
Questo conferma che non bisogna partire prevenuti solo perché un alimento contiene grassi. Il loro apporto porta benefici all’organismo entro certe quantità, così come si deve tenere conto della loro tipologia. Se si è sani e non si hanno problemi metabolici gravi dunque meglio optare per il latte al naturale per la propria dieta, anche in età adulta.
