Una volta c’era l’assalto alla diligenza, poi sono arrivate le rapine ai portavalori ma adesso sembra che il mirino si sia spostato sui robot che consegnano il cibo nelle città in cui il delivery si fa con le macchine.
Le consegne a domicilio di cibo, medicinali, della spesa dal supermercato sono servizi che esistono da un po’ ma che nel nostro Paese come altrove sono diventati di uso comune solo a partire dal periodo della pandemia, quando la maggior parte di noi non poteva girare liberamente per negozi.
Adesso sono molte le persone che utilizzano i sistemi di consegna dei supermercati, dei ristoranti oppure le piattaforme da cui è possibile ordinare e farsi portare a casa il pranzo, la cena o quello che manca a casa. Un servizio che, almeno da noi in Italia, viene ancora svolto da persone che si muovono in bici, in bici elettrica, in auto oppure con appositi furgoncini refrigerati.
Ma in altre parti del mondo a fare queste consegne sono dei robot. Che ora iniziano a diventare non solo oggetto della attenzione divertita dei passanti ma anche delle mire di una nuova generazione di ladri.
Passerà forse ancora un po’ di tempo prima che nelle strade e nei vicoli delle città italiane anziché vedere qualcuno consegnare una pizza o la spesa ci saranno dei robottini ma ci sono invece altre zone del mondo, per esempio alcune aree di Los Angeles ma non solo, in cui diversi ristoranti e attività hanno deciso di affidare le consegne proprio a questi simpatici barattoli con le ruote.
Ma, secondo quanto riportato da alcune testate locali della città americana per esempio, sono in preoccupante aumento i casi di atti vandalici e veri e propri assalti contro i robot delle consegne. In alcuni casi gli assalti portano ad una distruzione del robot delle consegne ma in altri casi il robot viene manomesso per poter rubare ciò che c’è al suo interno.
La domanda che qualcuno si pone sui social è se non sia il caso di istituire un qualche reato specifico quando l’attacco viene portato a uno dei robot che consegnano il cibo o la spesa.
Ma accanto a fantasiose nuove forme di legislazione forse è effettivamente il caso che i produttori di questi robot inizino a pensare in maniera più consistente alla sicurezza dei loro robottini che a quanto pare non producono più solo quella divertita meraviglia che magari in tanti ci si aspettava.