Ancora una volta il genio di Bottura stupisce, lasciando i piloti della Formula 1 senza parola. Ma qual è stata l’ennesima sua provocazione?
Massimo Bottura, uno dei cuochi più celebri in Italia, è noto per aver riuscito a far rialzare il ristorante Cavallino a Maranello, il celebre ristorante che fu aperto nel 1950 e la cui distanza è di pochi metri dallo stabilimento. È proprio qui che il Drake, all’interno di una sala privata del locale, discuteva di attualità e di strategia con i suoi più fidati uomini.
Bottura non si è soltanto impegnato a ristrutturare il ristorante, seguendo uno stile contemporaneo ma ha modificato anche il menù utilizzando “una nuova prospettiva e un nuovo modo di far vivere la cucina Modenese: la tradizione in evoluzione” . Ma come accade sempre, all’interno dei locali non è facile bloccare la creatività la quale è riuscita a dare un tributo al modellino di gran turismo del piatto.
Lo chef del ristorante Cavallino, Riccardo Forapani, afferma che questa è un’idea nata dalla mente di Enzo Ferrari. Ha scelto quindi di creare una bavarese di zabaione al cui interno era presente un cuore intenso di aceto balsamico Dark Cherry Villa Manodori.
L’idea che ha lasciato tutti senza parole
In base al suo racconto, la parte più difficile della realizzazione di questo prodotto è stato quello di creare gli stampi in silicone utili per dare la forma che il composto richiede.
Infatti, sono sei i modelli che hanno creato, cinque dedicati ai modelli di Ferrari: Testarossa, F40, F8 tributo, 812 Superfast, LaFerrari. Si tratta di un valore aggiunto in quanti commensali amano trovarsi di fronte un dolce che rispecchia esattamente ciò che desiderano.
Il dolce continuerà a restare all’interno del menù fino alla fine del mese di settembre. Forapani si dice molto soddisfatto al punto da avere intenzione di preparare altri i piatti che si riferiscono al mondo delle auto.
Lo chef appartiene al team di Bottura dal 2006. Prima di venire alla guida del ristorante della Ferrari, per 15 anni ha lavorato all’interno della cucina dell’Osteria Francescana che si trova a Modena. Ciò che ama di più non è aver fatto grandi esperienze me l’essere stato in grado di realizzare ciò che il padre sperava.
Egli infatti era un metalmeccanico che sognava per il figlio un futuro migliore, un lavoro in Ferrari. Per lui è stata una grande delusione infatti quando, a 13 anni, Forapani gli ha detto di essere intenzionato ad iscriversi all’istituto alberghiero. Ma, a 35 anni, quando è riuscito ad entrare nel ristorante del Cavallino ha coronato sia il suo sogno che quello del padre.