Contro l’Alzheimer la scienza può fare ancora poco. Ma noi possiamo aiutarci con l’alimentazione: ecco come
La malattia di Alzheimer è una delle più subdole, una di quelle che provoca maggiore sofferenza non tanto e non solo in chi ne è affetto, ma anche nelle persone che gli stanno attorno. Possiamo provare a contrastarla tramite l’alimentazione: ecco con quali cibi.
Anzi, dobbiamo tentare di contrastarla anche con l’alimentazione proprio per via del fatto che contro questa grave malattie non esistono, al momento, terapie decisive, sebbene la scienza lavori a ritmo serrato. La malattia di Alzheimer porta infatti a un declino neurodegenerativo, che può mettersi in atto con una velocità variabile, ma che è, purtroppo, inesorabile.
L’Alzheimer, infatti, colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni, distruggendo le cellule del cervello e incidendo negativamente su processi cognitivi come la memoria, il ragionamento e il linguaggio. Tra i fattori di rischio, gli esperti segnalano il colesterolo alto e il diabete, ma anche l’ipertensione.
Ai cervelli colpiti da Alzheimer, infatti, mancano cinque nutrienti la cui assenza, secondo la scienza è proprio la causa dell’insorgenza e della proliferazione del morbo. Quindi, se ci alimentiamo bene, possiamo provare a prevenire oppure a rallentare la degenerazione della malattia.
Ai malati di Alzheimer, infatti, manca il licopene: un antiossidante che potrebbe aiutare a proteggere le cellule dai danni e che troviamo in cibi come verdure, pomodori, anguria, arance rosse, pompelmi rosa, albicocche.
Importante, poi, il retinolo, una forma di vitamina A che aiuta il sistema immunitario a funzionare correttamente. Sono ricchi di retinolo formaggio, uova, pesce grasso, latte, yogurt e fegato.
Ma il nostro corpo può trasformare anche altre sostanze in retinolo, come il beta-carotene, circostanza, questa, che moltiplica le modalità di assunzione, mangiando verdure a foglia gialla, rossa e verde come spinaci, carote, patate dolci e peperoni rossi, nonché frutti gialli come mango, papaia e albicocche.
Altra sostanza di cui sono carenti i malati di Alzheimer è la luteina, che troviamo in alimenti come tuorli d’uovo, spinaci, cavoli, mais, peperoni arancioni, kiwi, uva, zucchine e zucca.
Pressoché sconosciuta e dal nome difficile da pronunciare, la zeaxantina: antiossidante, la zeaxantina è nota per proteggere i tessuti oculari dal sole. Si trova in uova, arance, uva, mais, bacche di goji, mango e peperoni arancioni.
Infine, la vitamina E, che ha una funzione immunitaria, contrastando i radicali liberi. La vitamina è si trova in oli vegetali, noci, semi, frutta e verdura come olio di girasole, olio di soia.