Questo alieno sta distruggendo l’Italia: ma per fortuna è commestibile. Ecco di quale animale parliamo e come può essere mangiato.
Alcune razze di animali sono definite aliene perché, da un momento all’altro, si ritrovano a popolare nuovi habitat alternandone l’equilibrio. Purtroppo il fenomeno delle razze aliene è piuttosto diffuso e crea problemi notevoli, alla flora e alla fauna locale. Senza trascurare i danni che queste “invasioni” provocano all’attività umana (agricoltura, pastorizia e pesca).
Oggi parliamo di una razza aliena che sta alterando l’ecosistema del Mediterraneo ma che, a quanto pare, essendo una specie commestibile potrebbe essere gestita tramite la pesca.
Il granchio blu è facilmente riconoscibile dal colore bluastro delle zampe e degli artigli (rossi per la femmina) e dai nove denti sulla parte anteriore del guscio, l’ultimo molto lungo e orientato lateralmente.
Questo alieno sta distruggendo l’Italia: alla scoperta del granchio blu
Questo granchio, che può pesare 500 g, non è solo commestibile, ma anche riconosciuto per le sue qualità organolettiche. Per questo motivo, qualcuno sta pensando di risolvere il problema della specie alinea con la pesca e il consumo della stessa.
Mangiare il granchio blu è la soluzione per controllare l’invasione di questa specie nel Mediterraneo? Il granchio azzurro sta invadendo il Mediterraneo e preoccupando i pescatori. Questo crostaceo è un vero flagello. Si tratta di granchi molto grandi che hanno un comportamento territoriale e aggressivo con i loro simili e con altre specie autoctone.
Se divora tutto ciò che incontra e indebolisce la biodiversità, è anche il cruccio dei pescatori. I granchi blu ha molta forza negli artigli, rompe le reti e mangia gli altri pesci. Questo ha un costo enorme per la pesca, perché ne tirano fuori molti. C’è un impatto finanziario notevole che preoccupa i pescatori.
Guillaume Marchessaux è un biologo ricercatore presso l’Università di Palermo, ed è attualmente interessato all’impatto socio-ecologico dell’invasione dei granchi blu, sul Mediterraneo. L’obiettivo della ricerca è quantificare l’impatto del granchio azzurro sulla pesca artigianale.
E se la soluzione per superarli fosse mangiarli? Secondo il ricercatore dell’Università di Palermo, il granchio blu ha una carne molto delicata, simile a quella del granchio bruno e dell’aragosta.
“Uno dei modi per controllare le popolazioni è consumare granchi blu. Conosciamo la specie. Viene consumato enormemente in America, dove c’è persino la pesca eccessiva” dice Guillaume Marchessaux. Tuttavia, per mettere in atto questo piano c’è un lavoro di sensibilizzazione da fare, perché non è integrato nella nostra cultura enogastronomica.