Esiste un frutto esotico dalle grandi potenzialità che però è molto sottovalutato. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
Non tutti sono a conoscenza del fatto che esiste un frutto che viene coltivato in più di 100 Paesi, partendo dall’India e che viene consumato in tutto il mondo. Si tratta di un prodotto molto fresco e dolce la cui fama è giunta in ogni angolo del pianeta.
Molti sono i benefici che si ottengono nel momento in cui si consuma, a partire dal poter ottenere delle proprietà antiossidanti fino alla possibilità di veder ridotto il rischio di problemi legati al sistema vascolare, proprio come affermano alcuni studi. Delle sue proprietà si è parlato durante la conferenza annuale dell’American Society for Nutrition.
E’ stato affermato che questo frutto migliora anche i livelli di antiossidanti negli adulti e che è in grado di contribuire alla nostra dieta apportando numerosi composti bioattivi, sostante fitochimiche e nutritive, per il 50% del valore quotidiano di vitamina C, per il 15% sia per il folato che per il rame. Infatti tale frutto vede al suo interno una grande fonte del composto bioattivo mangiferina.
Ecco perché dovresti mangiare questo frutto
In base ad uno studio conseguito su 27 partecipanti obesi o in sovrappeso con un’età che varia tra i 18 e i 55 anni, si sono scoperti tutti gli effetti benefici del mango.
Questi sono stati divisi in due gruppi in cui uno doveva mangiare uno spuntino al mango da 100 calorie e il secondo uno spunti, sempre di 100 calorie, composto da cracker. Il tutto per 12 settimane. Trascorso questo lasso di tempo, è stata fatta una pausa di 4 settimane per iniziare poi il tutto per altre 12 settimane ma in maniera inversa.
Attraverso questa ricerca, si è scoperto che coloro che consumavano uno spuntino a base di mango, si registravano dei cambiamenti positivi in due marcatori dello stress ossidativo, ossia la diminuzione della molecola di adesione-1 cellula vascolare, ossia VCAM- 1, e una crescita della superossido dismutasi, ossia SOD.
Questi i risultati della scoperta: “SOD e VCAM-1 svolgono ruoli opposti come fattori di rischio vascolare”. Infatti, da un parte l’enzima SOD va a diminuire il rischio, abbattendo le molecole di ossigeno che prendono il nome di radicali superossido, mentre il gene VCAM-1 fa in modo che le cellule si aderiscano tra loro nel corso del sistema vascolare rivestimento, causando un aumento del rischio di problematiche.
“Convertendo il perossido di idrogeno in acqua nel corpo, riducendo così i dannosi effetti ossidativi del perossido di idrogeno”. Si tratta di risultati che, anche se non hanno ottenuto dei finanziamenti da parte di un’associazione di produzione di mango, sono risultati essere decisamente validi e autorevoli.
Il mango infatti possiede un ottimo profilo nutrizionale in quanto dà la possibilità di ottenere più di 20 vitamine e minerali differenti.