Le date di scadenza sono indicazioni che a volte possono essere ignorate, per un po’, ma altre volte sono vitali per alcuni alimenti.
Ti sei mai chiesto perché tutto ciò che compri, che sia cibo o bevande non importa, ha stampata una data di scadenza sulla confezione? E probabilmente ti sei anche chiesto come per esempio facciano a scadere prodotti come l’acqua minerale, i biscotti confezionati, magari la farina o il lievito per dolci.
Molto più facile comprendere che invece la data di scadenza dei prodotti freschi o molto freschi come il latte, il formaggio, le uova o lo yogurt abbiano un senso e siano lì per indicarti la data entro cui questi prodotti sono commestibili oppure sicuri.
Basta pensare all’esperimento che sta proseguendo nel Regno Unito in cui alle date di scadenza imposte si sta sostituendo un sistema di sensibilizzazione dei cittadini nei confronti della effettiva necessità di buttare o meno un alimento.
Quando la data di scadenza degli alimenti non è un consiglio
Ma, esperimenti a parte, alcune date di scadenza sono importanti e lo sono non solo perché sono la data entro cui, per esempio, ti viene garantito che la bevanda con le bollicine che preferisci continuerà ad avere le bollicine in una quantità tale da risultare gradevole e non solo una melassa allungata con l’acqua ma anche per garantirti prodotti sicuri da consumare.
Come accennato, la data di scadenza è una convenzione nata per garantire ai consumatori che un prodotto è commestibile, con tutte le proprietà organolettiche ancora presenti e sicuro. Perché in alcuni casi oltre la data di scadenza possono per esempio innescarsi reazioni che portano alla proliferazione dei batteri oppure allo sviluppo di muffe.
Gli alimenti che però assolutamente non dovrebbero mai essere consumati oltre la data di scadenza perché pericolosi sono tutti quegli alimenti che, nel caso di consumo dopo un tempo prolungato, rischiano di essersi trasformati in piastre di Petri e di aver accolto e permesso la moltiplicazione di virus e batteri tra cui l’Escherichia Coli e il batterio della salmonella.
Tra gli alimenti che non dovresti mai consumare oltre la data di scadenza ci sono la carne, i formaggi a pasta molle, gli insaccati e poi anche frutta come lamponi, mirtilli e fragole, i germogli e la verdura a foglia verde.