Colesterolo alto e Philadelphia: l’abbinamento da non sottovalutare

Curare la salute del sistema circolatorio è un tema su cui i medici insistono sempre di più. Ma i formaggi come il philadelphia possono incidere sul colesterolo?

Tra le condizioni che favoriscono l’insorgenza di patologie cardiache come l’infarto c’è senza dubbio un alto valore di colesterolo nel sangue. Quello a cui stare attenti nella analisi è indicato come LDL, che tende ad accumularsi all’interno dei vasi sanguigni formando delle vere e proprie placche. All’interno delle arterie questi depositi riducono l’elasticità dei vasi, compromettendo la circolazione. Per contenere il colesterolo bisogna curare la proprie abitudini alimentari evitando il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi.

colesterolo alto e philadelphia
Consumare formaggi spalmabili è rischioso per il sistema circolatorio? (intaste.it)

Tra i cibi che contengono questo tipo di grassi ci sono senza dubbio i formaggi. Basta pensare alla fontina che ne è composta per il 31%, oppure al gorgonzola che ne contiene 26 grammi ogni etto di prodotto. Quelli più morbidi e freschi di solito ne contengono meno, come la mozzarella che ne ha meno della metà della fontina. In molti però si chiedano se nella dieta siano ammessi o no quelli spalmabili, in particolare il philadelphia che è tra i più usati in cucina.

Questo prodotto nella sua versione classica contiene 21 grammi di grassi ogni etto in quanto per prepararlo si utilizza una buona quantità di panna. Non è un formaggio da mangiare spesso per nessuno, ma ogni tanto spalmato sul pane ce lo si può concedere se si ha uno stile di vita attivo. Se si soffre di colesterolo alto però c’è un’alternativa da considerare, ossia la philadelphia light.

Come non rinunciare al philadelphia anche con problemi di colesterolo

Per venire incontro a chi è a dieta o deve ponderare l’assunzione di grassi esiste una versione più leggera di questo formaggio. L’etichetta della confezione light riporta solo 11 g di grassi saturi, -40% rispetto al philadelphia originale. Inoltre su 100 g presenta 85 kcal in meno e un maggior apporto di proteine, circa 2 grammi in più.spuntino alla philadelphia

Non serve rinunciare del tutto a questo formaggio, basta scegliere la confezione light. (intaste.it)All’assaggio il sapore è quasi identico, ma la versione light si presenta più soffice al palato. Chi ha il colesterolo alto può mangiarlo in serenità, anche se non a livello quotidiano. Optare per il philadephia light è consigliato anche a chi soffre di obesità o è in sovrappeso.

La versione senza lattosio invece per quanto venga incontro a chi è intollerante non è più leggera e contiene quasi la stessa percentuale di grassi saturi di quello classico. Come al solito la parola chiave è cercare un equilibrio, variare e consumare tanta verdura e vitamine. 

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