Tremenda scoperta quella effettuata in un noto supermercato: i panini messi in vendita sono avvelenati, scoppia il panico in tutta la nazione.
Per quanto oggi le filiere di produzione alimentare siano estremamente controllate rispetto a qualche decina di anni fa, la svista è sempre dietro l’angolo anche e soprattutto perché si parla di prodotti naturali, quindi potenzialmente difettosi in quanto aggredibili da microrganismi, virus e batteri di qualsiasi tipo.
Non è raro, infatti, leggere sul sito del Ministero della Salute di qualche ritiro alimentare a causa di presunti o verificati allarmi: questa volta, però, la questione è diversa. La situazione di cui vi stiamo per parlare vi lascerà a bocca aperta (e decisamente asciutta).
Non solo e non tanto per il cibo avvelenato e pericoloso per la salute dei consumatori, realtà che come abbiamo visto non è così rara neanche in Italia, data la quantità di richiami pubblicati quotidianamente sul sito del Ministero. In questo caso, infatti, nella produzione di questi panini avvelenati c’entra l’Intelligenza Artificiale: ecco cos’è successo.
L’Intelligenza Artificiale che fa panini è un flop gigantesco
Siamo in Nuova Zelanda, dove la catena di supermercati Pak’n’ Save ha deciso di introdurre l’Intelligenza Artificiale nei propri negozi e in un’applicazione specifica per suggerire ai propri clienti come riutilizzare gli avanzi e quali ricette preparare in base agli ingredienti disponibili in casa in quel momento.
Sebbene l’intento sia nobile, cioè quello di usare le più moderne tecnologie per favorire la pianificazione dei pasti e ridurre gli sprechi anche di fronte all’elevato costo della vita, di fatto la SaveyMeal-bot ha suggerito veri e propri panini al veleno.
Tra le idee lanciate dall’Intelligenza Artificiale ci sono patate arrosto con repellenti per le zanzare, miscela di acqua aromatica che creerebbe cloro gassoso, sorpresa di riso infuso con candeggina ed anche french toast al gusto di trementina, una pericolosissima resina artificiale.
Secondo quanto dichiarato dai vertici della nota catena di supermercati, le ricette proposte dall’Intelligenza Artificiale non sono riviste da un essere umano e, di conseguenza, l’azienda non garantisce che queste costituiscano pasti completi ed equilibrati.
Anche le autorità politiche neozelandesi hanno però segnalato la pericolosità della cosa, ma la catena di supermercati ha risposto alle critiche e alle accuse invitando tutti ad usare il giudizio e la coscienza prima di vare affidamento all’Intelligenza Artificiale e alle ricette da essa proposte.