C’è una famosa regola che vieta il consumo di cozze durante alcuni mesi dell’anno. Ma qual è il motivo dietro questa pratica e quali sono?
Si tratta di un piatto estivo per eccellenza ma perché non si dovrebbero gustare le succulenti e ricchissime cozze in alcuni mesi dell’anno? Una spiegazione logica c’è ma riguarda solo alcuni tipi di prodotti.
Una credenza sciocca oppure una realtà da seguire? Ecco i motivi cui è preferibile godere di queste prelibatezze durante alcuni mesi, quando sono più polpose e appaganti, evitando invece altri periodi dell’anno. Bisogna dire che, in realtà, questo suggerimento ha una solida base scientifica, poiché durante i mesi “colpevoli” le cozze sperimentano un periodo molto particolare del loro ciclo vitale.
Non mangiare mai le cozze in questi mesi: te ne pentirai
Durante i mesi con la lettera “R”, i molluschi, entrano in una fase di riproduzione intensa. Questo processo richiede molte energie e fa sì che gli organismi siano sottoposti a uno stress significativo. Di conseguenza, il consumo di cozze in questo periodo potrebbe comportare il deterioramento della qualità e del sapore del mollusco.
Le cozze si nutrono filtrando l’acqua di mare, catturando piccoli organismi per sostenere il loro fabbisogno nutrizionale. Durante i mesi invernali, la quantità di cibo disponibile per le cozze è notevolmente ridotta a causa di diversi fattori, come le condizioni climatiche avverse e la diminuzione della presenza di plancton. Di conseguenza, le cozze potrebbero essere meno nutrienti e meno saporite rispetto ai mesi estivi, quando la fonte di cibo è abbondante.
Durante i mesi estivi, le cozze hanno avuto il tempo di riprodursi e maturare completamente. Questo significa che offrono una carne più piacevole al palato, più grassa e ricca di sapori. Inoltre, i mesi estivi sono caratterizzati da una maggiore presenza di nutrienti nell’acqua, il che contribuisce a conferire loro un sapore più intenso e soddisfacente.
Seguire la regola delle “R” ha anche risvolti positivi per la salute e sicurezza. Durante i mesi invernali, gli stati di stress e la diminuzione delle risorse alimentari possono aumentare il rischio di malattie e contaminazioni delle cozze.
Pertanto, evitare di mangiarle in questo periodo aiuta a garantire la sicurezza dei consumatori. Ovviamente il suggerimento vale solo per quelle fresche: per le surgelate potete essere tranquilli tutto l’anno, dato che vengono raccolte nei momenti migliori del loro ciclo vitale.