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Questi buonissimi biscotti si trovano in un classico della letteratura italiana: la ricetta

La letteratura italiana non smette di sorprenderci. Ecco la ricetta dei biscotti che si trovano proprio in un famoso romanzo

La letteratura italiana nasce nel dodicesimo secolo, quando si iniziò a scrivere in italiano con la scuola siciliana di Federico II di Svevia. Tra i romanzi classici più famosi c’è il Gattopardo, opera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che fa riferimento a tutte le trasformazioni avvenuti nella società in Sicilia durante il periodo del Risorgimento.

Un classico della letteratura italiana parla di questi biscotti – InTaste.it

L’opera fu rifiutata diverse volte dalle case editrici per poi essere pubblicata da Feltrinelli dopo la morte dell’autore. Ha vinto poi il premio Strega, diventando uno dei classici più venduti nel mondo. È proprio qui che troviamo i biscotti che poi sono diventati famosi parallelamente a questo incredibile romanzo. Si tratta di un dolce tipico della tradizione siciliana, la cui fama si è diffusa poi anche in tutta Italia.

Si possono preparare anche in estate perché sono leggeri e facili e ci permettono di tornare indietro nel tempo, perché li si mangiava a corte. A distanza di secoli, vengono prodotti ancora adesso nel convento di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento. Nel romanzo questo monastero era chiuso agli uomini e ad accedervi poteva essere solo il Principe, il quale era particolarmente ghiotto di questi dolci preparati dalle monache benedettine.

I biscotti del Gattopardo: gli ingredienti

Ancora oggi il monastero vende i biscotti a 20 euro al chilo, ma li possiamo anche preparare a casa con ingredienti semplici e facilmente reperibili. Scopriamo quali sono in base alla ricetta originale:

Come si preparano i biscotti siciliani diventati famosi col Gattopardo – foto via Twitter – InTaste.it
  • 400 gr di farina di mandorle
  • 400 gr di zucchero semolato
  • 4 uova
  • una scorza di limone biologico
Si inizia col prendere una ciotola e inserire all’interno, farina di mandorle, zucchero, uova e scorza grattugiata del limone. Impastiamo bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Versiamo poi l’impasto in una sac à poche con la punta a stella, creando delle strisce lunghe meno di 10 cm.
Posizioniamole poi su una teglia, sulla quale abbiamo adagiato in precedenza la carta da forno. Tra le strisce però c’è bisogno che ci sia abbondante spazio, affinché durante la cottura non si attacchino. Cospargiamoli poi di zucchero semolato e mettiamoli nel forno riscaldato precedentemente a 180 gradi per 10 minuti.
Perché siano perfetti come appaiono nel film del romanzo, i biscotti devono essere dorati e croccanti all’esterno. Una volta pronti, lasciamoli poi raffreddare prima di mangiarli.