Dopo la scandalo del ristorante stellato chiuso per blatte, lo chef ha deciso di dire la sua e provare a dare una sua versione dei fatti.
Tutto penseremmo di un ristorante stellato, fatto di ingredienti pregiati, preparazioni sublimi e gusti innovativi, tranne che possa nascondere delle blatte in cucina. Un po’ ce lo si aspetta da quegli stand per lo street food che si trovano spesso ai bordi delle strade, nei mercatini o nei classici “camioncini” per capirci.
Eppure, l’apparenza inganna, due volte, qualche eccezione a parte. Da una parte perché spesso capita che quei posti ritenuti di livello più basso ed economici, più “veraci”, con le griglia incrostata e l’olio non proprio di giornata, alla fine finiscano per il farci godere come pochi altri al mondo.
E dall’altra parte perché poi succede il contrario, con dei ristoranti perfetti e puliti, stellati e rinomati, di altissimo livello e con delle recensioni ottime, finiscono per cadere proprio su una delle cose fondamentali della cucina: la pulizia. Ed è proprio quello che è accaduto allo chef di cui parliamo in questo articolo.
Sarà mica una specialità dello chef?
Parliamo del ristorante stellato “The Cook”. Si tratta di un locale genovese di proprietà dello chef Ivano Ricchebono, che è stato chiuso dalla ASL proprio per la presenza di insetti infestanti. Il locale è stato costretto a sospendere il servizio finché non sarebbero state corrette tutte le anomalie e certificata la salubrità degli ambienti.
Nel retro bottega di un ristorante, si sa, può succedere di tutto e spesso il cliente non si accorge di niente. Ma un insetto che gira per i magazzini salta di certo all’occhio, specialmente a quello esperto di un agente della ASL. Ma forse le cose non stavano come sembrano e lo chef Ivan Ricchebono ha deciso in un secondo momento di dire la sua sull’accaduto.
Lo chef ha deciso di scusarsi pubblicamente, ammettendo l’errore ma sottolineando alcune sfaccettature che potrebbero sfuggire ad una persona esterna. “Chi lavora lo sa: si può sbagliare, un incidente di percorso può succedere ma soprattutto si può sempre migliorare“. Per il cuoco l’ASL avrebbe lamentato un disordine generale e una poca pulizia dell’ambiente, ma in un momento critico.
Secondo lo chef, infatti, il disordine del magazzino sarebbe da imputarsi ad un arrivo “fuori orario” della merce. Il personale del ristorante non avrebbe avuto tempo di sistemare il tutto perché erano nel pieno del servizio, e quindi c’era caos nel retro. E la blatta, a detta sua, era contenuta proprio nella merce appena scaricata, e infatti ne era solo una.
Fortunatamente a distanza di mesi il ristorante The Cook è tornato a servire ottimi piatti a tutti gli avventori, senza blatte o problemi di igiene, che a questo punto fugano ogni dubbio sulle dichiarazioni dello chef Ricchebono, a sua volta tornato a gestire la struttura.