Ci sono alimenti che, spesso, mangiamo e facciamo mangiare ai bambini ma non sono assolutamente sani. Uno, in particolare, andrebbe evitato.
Non leggere le etichette con attenzione può costare molto caro in termini di salute. C’è un cibo che dovremmo subito eliminare dalla nostra alimentazione e, ancor più, dall’alimentazione dei nostri figli.
Cucinare sempre tutto a casa è praticamente impossibile per ogni genitore ormai. I ritmi di lavoro, gli orari, i mille impegni non lo rendono davvero possibile. È vero: le nostre nonne ci riuscivano. Ma è ancor più vero che le nostre nonne erano, per la maggior parte, casalinghe e avevano molto più tempo di noi per preparare a casa tutto: pane, pasta, torte, salse, marmellate, polpette e polpettoni. Oggi ci riduciamo, spesso, a fare la spesa alle 20.
Tuttavia non dobbiamo mai dimenticare che noi siamo ciò che mangiamo: pertanto, anche se acquistiamo cibi già confezionati, è opportuno leggere sempre bene le etichette. Due prodotti apparentemente simili potrebbero essere diversissimi per qualità delle materie prime, contenuto di zuccheri e di grassi nonché tipo di zuccheri e di grassi utilizzati. Non lasciamoci trarre in inganno dalle confezioni e dalle pubblicità: meglio sempre controllare cosa c’è dentro il cibo di cui ci nutriamo.
Ecco cosa dovremmo eliminare dal piatto
Tra i tanti alimenti che si trovano in commercio ve ne è uno che piace al 99% della popolazione e anche ai bambini. Spesso i genitori lo fanno mangiare ai figli nella convinzione che si tratti di un cibo sano mentre non è assolutamente così. No: non è la Nutella! Ora vi sveliamo di cosa si tratta.
Il cibo da eliminare subito dal nostro piatto e da quello dei nostri bambini, sono i wurstel di pollo. Non tutti ma quelli realizzati con carne separata meccanicamente: CSM. Se pensavate che nei wurstel ci fosse vera carne di pollo, sbagliavate di grosso. Non in tutti almeno. Una recente indagine ha mostrato che gran parte dei wurstel che troviamo al supermercato contengono una poltiglia derivante dalla spremitura delle carcasse dei polli. La percentuale varia ma in alcuni prodotti arriva addirittura all’88%.
Pertanto quei wurstel di pollo non hanno visto nemmeno l’ombra: sono solo un mix di scarti ottenuti dalle ossa dell’animale che vengono spremuti e rielaborati insieme ad additivi di vario genere. Un prodotto che sicuramente ai bambini non fa bene. Ma come capire quali sono i wurstel con vera carne di pollo e quelli con carne separata meccanicamente? In etichetta deve essere riportata la sigla CSM ma, a volte, proprio per confondere il consumatore, è scritta in basso e in un formato talmente piccolo che nessuno o quasi se ne accorge. In tal senso una nuova normativa europea è intervenuta e, dal prossimo anno, le diciture in etichetta dovranno avere formati e dimensioni ben leggibili.