Vuoi riutilizzare l’olio per friggere? Se non hai rispettato questa condizione particolare devi buttarlo subito

E’ possibile riutilizzare più di una volta l’olio usato per una frittura? La risposta non sempre è positiva. Ecco cosa bisogna sapere.

Uno dei dubbi che viene a tutti quando decidiamo di friggere qualcosa è sapere se l’olio che stiamo usando lo possiamo riutilizzare oppure fa male. E, una volta usato, dove possiamo buttarlo? Il fritto è da sempre una delle cose più golose che il nostro palato gusta, ma dobbiamo essere attenti anche alla salute in quanto l’olio dove friggiamo, ad temperature alte, rilascia delle sostanze molto tossiche.

Quando si può riutilizzare l'olio per friggere
Olio per friggere, quando si può riutilizzarlo- Intaste.it

Il problema è soprattutto la farina che, staccandosi dalla pietanza, scende in fondo alla padella e brucia. Inoltre vi è uno spreco di olio in quanto, per friggere, ne deve usare una quantità molto abbondante. La dottoressa Alida Faillace, nutrizionista ha preparato una guida dove spiega le 5 regole per poter friggere in maniera sostenibile e sana.

Le condizioni da rispettare per usare l’olio più di una volta

L’olio fritto dovrebbe essere riutilizzato massimo due o tre volte ma solo nel caso in cui si sia mantenuta la temperatura costante di 180° e dopo averlo filtrato per eliminare tutti i residui.

Quando si può riutilizzare l'olio per friggere
Friggere nel modo giusto- Intaste.it

L’olio deve essere filtrato a freddo e, oltre al colino, usare una garza. L’olio deve mantenere un buon profumo e non deve fare la schiuma.

Dopo aver usato l’olio per friggere e si decide di buttarlo, mai versarlo nel lavandino. La soluzione migliore è quella di versarlo in un contenitore e quando pieno, portarlo in discarica.

Usare l’olio per friggere una pietanza alla volta in quanto prende il sapore della stessa. Se abbiamo da friggere carne e pesce, friggiamo prima la carne, cambiamo olio e friggiamo il pesce. Inoltre mai friggere con lo stesso olio per più di 24 ore perché con il calore si decompone.

La cosa da considerare quando si frigge è il punto di fumo dell’olio che più è alto meglio è. Se l’olio ritarda ad arrivare al punto di fumo la frittura sarà più buona e sana.

Per punto di fumo si intende quando un grasso, sia burro che olio, riscaldato, raggiunge una temperatura che fa si che il grasso, rilasci sotto forma di fumo, sostanze nocive, compresa la acroleina che è una sostanza molto tossica.

L’ideale per una frittura sana è l’olio di cocco o il burro di cocco ma vanno bene sia il burro che lo strutto ma con parsimonia in quanto molto grassi. Mai usare olio di arachidi perché si scioglie velocemente, l’olio extra vergine va bene anche se ha un punto di fumo non altissimo. Anche l’olio di riso non è male ma di norma è costoso e non conviene sprecarlo con la frittura.

Mentre si frigge, la temperatura ideale da mantenere è 180° così da non superare il punto di fumo.

Per controllare la temperatura dell’olio usare un termometro da cucina o in alternativa la friggitrice. Per capire se il momento per friggere è arrivato, le nonne usavano la tecnica della briciola di pane. Se, dopo pochi minuti dall’accensione, si butta una briciola di pane e questa frigge, è il momento giusto, se invece diventa subito scura, è opportuno abbassare la temperatura prima di friggere.

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