La cacio e pepe è un’istituzione della tradizione romana ma ecco in arrivo un’altra ricetta pronta a farle una concorrenza spietata.
Com’è ormai noto, la pasta cacio e pepe è uno dei capisaldi e simboli della città capitolina, prediletta da turisti e autoctoni.
Riconosciuta come ‘il piatto dell’anno’ dalla guida Top Italian Restaurants del Gambero Rosso, è famosissima in tutto il mondo e replicata nei migliori ristoranti internazionali, da New York a Sydney, così afferma Lorenzo Ruggeri, il curatore della prestigiosa rubrica.
Inoltre si ricordi l’imperdibile appuntamento poiché dal 20 al 22 gennaio 2023 presso l’Eataly di Roma si svolgerà il Cacio e Pepe Festival, una rassegna interattiva, tra degustazioni e incontri, anche editoriali, da segnare in calendario.
La regina dei primi piatti dunque ma ecco che sopraggiunge un’altra ricetta pronta a scipparle lo scettro. Incredibile la somiglianza tra le due portate e il medesimo nonché meritatissimo successo.
La ricetta originale è molto semplice e generalmente i 3 ingredienti base sono i tonnarelli come tipologia di pasta, il pecorino romano e il pepe in grani.
C’è chi opta per gli spaghetti o un’altra varietà di pasta, secondo i propri gusti e abitudini oppure tentando un’azzardata rivisitazione.
Ad esempio si citi la variante della foodblogger Benedetta Parodi che ha aggiunto, rispetto ai tradizionali ingredienti, pancetta e radicchio.
Ma l’iconica pasta alla cacio e pepe romana cominci a tremare poiché è in arrivo la sua ‘omonima’ che sta conquistando ormai i palati di molti italiani.
Trattasi della pasta ‘du picuraro‘ (del pecoraio ndr), tipica pietanza della cultura gastronomica siciliana.
Per la realizzazione si richiedono 200 gr di pasta (si consigliano i mezzi rigatoni), 120 gr di pecorino siciliano grattugiato, basilico, pepe nero e olio.
Si cominci ponendo sul fuoco una pentola d’acqua per la pasta e appena giunta a bollore buttare i mezzi rigatoni.
Nel frattempo ci si dedichi al condimento. In una ciotola unire il pecorino, versando un mestolo di acqua di cottura, al fine di amalgamare e ammorbidire il formaggio con una forchetta. A metà dell’operazione, si incorpori il pepe e si continui a mescolare.
A questo punto, rimuovere dal fuoco la pasta, quando risulti al dente e riversarla in una padella, a fuoco spento, con un mestolo d’acqua di cottura, tenuta da parte e la crema di pecorino.
Colpo da maestro e polso fermo per il salto in padella e nel caso si aggiunga ancora un po’ d’acqua di cottura affinché il piatto risulti cremoso.
Ultimo lancio e infine si impiatti completando con un filo d’olio evo a crudo, una spolverizzata di pepe nero e qualche fogliolina di basilico fresco e profumato.