Vite al limite ha visto alcuni pazienti prendersela con il dottor Nowzaradan e lanciargli gravi accuse.
Non sempre le cose vanno come previste in Vite al limite. I casi affrontati infatti sono molto complessi ed è ovvio che non tutti siano soddisfatti dei risultati ottenuti o di come si sono svolte le puntate. Ecco quali ex pazienti hanno denunciato la trasmissione sperando in un indennizzo.
Vite al limite segue le vicende di persone patologicamente obese che lottano contro la bilancia per riprendere possesso delle loro vite. Si tratta di un percorso molto difficile e impervio, con momenti di risalita e discesa.
Per avere la meglio su una situazione che si è sedimentata bisogna possedere tanta forza di volontà, ma anche la capacità di guardarsi dentro. Ecco quali pazienti hanno finito col denunciare il chirurgo bariatrico di origini iraniane e come mai.
Vite al limite: “siamo stati trascurati”
David Bolton è passato da 300 kg. a 190 kg. durante Vite al limite, ma nonostante questo ha deciso di denunciare il programma per oltre 1 milione di dollari. L’uomo ha accusato lo show di non aver pagato le sue spese mediche come invece aveva promesso per migliaia di Euro. Inoltre la sua salute mentale sarebbe stata trascurata e le vicende della sua famiglia manipolate per diventare più tragiche.
Questo gli avrebbe procurato una depressione non individuata però durante il docu-reality. Anche Maja Radanovic ha fatto causa alla trasmissione del dottor Nowzaradan per motivi economici e per come è stata valutata la sua salute mentale. La donna che pesava quasi 300 kg. ha dovuto abbandonare all’ottavo mese, ma in seguito è stata perseguitata dagli esattori per i debiti contratti.
Stando a quanto riportato da Starcasm addirittura la produzione portava i pazienti sull’orlo di un precipizio emotivo. Tutto questo pur sapendo che i partecipanti sono in una situazione di particolare fragilità. Infine c’è anche Gina Krasley. Quest’ultima purtroppo non più in vita per assistere al risultato delle sue azioni. Le sue rimostranze erano molto precise.
Il programma infatti le avrebbe imposto si mangiare quantità enormi di cibo solo per seguire la trama. Non l’hanno informata a dovere poi sulla dieta ipocalorica somministratale. Anche secondo la donna è mancata un’attenta e ampia valutazione psicologica e addirittura il docu-moreality le avrebbe causato intenzionalmente angoscia. Queste comunque non sono le uniche persone ad aver intentato un’azione giudiziaria, ce ne sono anche altre segno che i metodi adottati non piacciono a tutti.