Il sapore della carne artificiale è una sorpresa, lascia letteralmente senza parole: esperienza unica, ecco il resoconto!
L’industria culinaria dei tempi correnti fa di tutto pur di soddisfare le esigenze di tutti i clienti. Da quelli onnivori, ai vegetariani, fino ai più complessi vegani. E se ti dicessimo che esiste un locale a basso impatto ambientale e che sforna delle succose fette di carne artificiale in 3D, ci crederesti? Ecco dove si trova, quali sono le caratteristiche della carne, e il prezzo. La carne artificiale rappresenta solo una moda o è il futuro progressista a cui l’umanità sta mirando?
Il fatto che si tratti di un locale così avanguardista è un grosso risultato, poiché la stessa struttura guarda al futuro ecosostenibile. Si tratta di un ristorante tutto romano, con pareti che trattengono l’inquinamento grazie alla pittura in Airlite, purifica l’aria, bottiglie riciclate, ed un arredo multicolore.
Si trova ai Parioli, zona romana molto ambita e che ha lanciato questo progetto del tutto innovativo. Una steakhouse che soddisfa tutti i palati, anche quelli più complessi come i vegani. A primo impatto la carne sembra vera perché ne ha tutte le caratteristiche, ecco quali sono.
Il sapore della carne artificiale spiegato nel dettaglio!
Dalla carne artificiale proposta da Impact Food, il locale di cui stiamo parlando, viene persino fuori un rivolo di sangue! Ebbene non si tratta di sangue, ma di succo di barbabietola che simula molto bene la carne vera. In sostituzione agli hamburger con lenticchie e soia, c’è la possibilità di mangiare la carne prodotta in 3D mediante il frutto del lavoro in laboratorio con l’assimilazione delle cellula staminali degli animali. Ma che gusto ha? Te lo diciamo noi!
Innanzitutto, chi l’ha provata ha affermato che a primo impatto sembra una tagliata a tutti gli effetti, con l’aggiunta di contorno, il quale sta proprio bene sia esteticamente che per quanto riguarda il gusto. Ma è proprio su quest’ultimo che ci si è soffermati, perché significa fare un’esperienza del tutto nuova.
A primo impatto in bocca viene fuori un sapore insolito, e le fettine provate sono così piccole da entrare tutte in bocca senza l’ausilio del coltello. Questo dice molto sulla sua consistenza, infatti è morbida e leggera, non è consistente come la carne comune. La crosticina esterna è croccante, ma la gommosità interna si sente molto bene.
L’impressione più vicina alla carne comune è quella di star mangiando del bollito, con sfilacciature e e sapore dolciastro, quasi come se si stesse mangiando della Simmenthal. Precisiamo la questione, non la razza bovina, ma proprio la scatoletta che si mangia quando non si ha tempo per cucinare!
Come ci si sente dopo aver assaporato la carne 3 D? Confusi, perché dai resoconti di chi l’ha provata sembrerebbe non saziare del tutto. E’ come se ci fosse una sensazione di non piena sazietà, proprio perché si tratta di una preparazione leggerissima. L’aspetto più interessante è che viene del tutto simulata ogni tipologia di fetta di carne.
Nei vari brand si può trovare la tagliata con le su fibrosità interne, la texture tipica di questo taglio di carne, ma anche l’hamburger con un vago ricordo di pollo, c’è anche il brand spagnolo Heura che dal 2017 offre “carni” 100% vegetali a base di verdure, legume e vitamine.
Infine, c’è la Redefine Meat a riscuotere un certo successo. Si tratta di un brand israeliano che mediante la tecnica 3D riproduce filetto, wurstel, kebab e bistecca mediante l’associazione di un mix composto da proteine dei piselli, grasso di cocco, olio di colza e addensanti senza la presenza di glutine, non c’è un alto livello di colesterolo, né ogm.
L’estetica è ben curata, ma è la consistenza eccessivamente morbida e il sapore poco deciso che fanno subito notare la differenza. Quanto costa la tagliata? 22 euro! Ecosostenibile sì, ma sull’economia ci si deve lavorare.