Anche due ristoranti italiani nella classifica top ten dei più economici a tre stelle Michelin: ecco l’elenco completo con tutti i dettagli
Quante volte vi sarete trovati a dover scegliere un nuovo ristorante da provare? C’è chi ama cambiare spesso, chi invece è un po’ più abitudinario e ama frequentare posti che già conosce anche molto bene. Ma alla fine quel momento arriva per tutti prima o poi.
E un ottimo modo per farsi un’idea, in tal senso, è venire a conoscenza di quante stelle Michelin possiede un determinato ristorante. Per chi non lo sapesse, tre stelle su cinque sono un riconoscimento molto importante. In questi indirizzi, infatti, non si va soltanto per mangiare, ma per vivere delle esperienze a 360 gradi. Non ci si ferma al piatto, tant’è che spesso e volentieri i prezzi di questi ristoranti non sono affatto accessibili a tutti, anzi.
Il menù completo può arrivare a superare i 500 euro totali e di fronte a certe cifre, inevitabilmente, tanta gente si vede costretta o comunque preferisce rinunciare, recandosi altrove. Ma esistono anche dei ristoranti a tre stelle Michelin da cui si può uscire più che soddisfatti anche per quanto concerne l’aspetto economico, che si rivela quasi sempre determinante.
Ecco che il portale britannico ‘Money’ ha stilato un elenco dei dieci ristoranti a tre stelle Michelin più economici, includendo nella top ten pure un po’ d’Italia. A tal proposito, fra quelli nostrani il migliore è ‘Dal Pescatore‘ di Nadia Santini, che si trova a Canneto sull’Oglio (in provincia di Mantova). Tre i menù di degustazione: Menù della Campagna, Menù di Primavera e Menù del Pescatore.
Col terzo si arriva a 250 euro, mentre il primo consente di spendere non più di 150 – compresi servizi e Iva -. Sempre in Italia, poi, abbiamo il ‘Reale‘, in provincia dell’Aquila. Lo chef è Niko Romito, uno dei cuochi italiani più apprezzati in assoluto. È situato in quel di Castel di Sangro e bastano 170 euro per mangiare al suo interno, come il ‘Kei‘ di Kei Kobayashi a Parigi.
La top 10 dei dieci ristoranti più economici a tre stelle Michelin
Ora trasferiamoci in Cina, per la precisione a Pechino. Uno degli indirizzi più rinomati è il ‘King’s Joy‘, premiato anche con la stella verde della sostenibilità. Il prezzo per il menù firmato dallo chef Gary Yin, aiutato da un nutrizionista, è di circa 100 euro. Il più basso considerando solo la categoria in questione.
Passiamo, poi, al ‘Lung King Heen‘, in quel di Hong Kong. È il ristorante tristellato dell’hotel ‘Four Seasons’. Lo chef Chan Yan Tak è considerato un maestro della cucina cantonese e il costo totale si aggira intorno ai 115 euro. Non a caso, si è piazzato al secondo posto della classifica di ‘Money’. Il terzo ristorante della graduatoria (130 euro), invece, è ‘Nakashima‘, il quale si trova a Hiroshima in Giappone.
In Germania, inoltre, abbiamo quello più economico a livello europeo (‘Restaurant Uberfahrt‘), capitanato dallo chef Christian Jurgens. La proposta è di un menù degustazione a 146 euro. Adesso torniamo in Giappone, ma stavolta a Kyoto. Lì è situato il ‘Kikunoi Honten‘, dove lavora quotidianamente lo chef Yoshihiro Murata. Servono circa 148 euro per provare questa intrigante esperienza. A Osaka, invece, abbiamo ‘Kashiwaya‘, con un prezzo intorno ai 164 euro.
A questo punto spostiamo a Londra, nello specifico al ristorante di Gordon Ramsay, il quale si aggiudica l’ottavo posto della classifica. Per la cena la richiesta è di 168 euro, mentre a pranzo la cifra si abbassa ulteriormente, fermandosi a 142. Sempre a Londra c’è pure ‘Alain Ducasse at the Dorchester‘, da circa 178 euro. Insomma, le soluzioni non mancano.