Curiosi di scoprire il motivo per il quale piace il cibo piccante talmente tanto da voler sentire la sensazione di bruciore e calore in bocca?
Peperoncini, ne esistono numerose varietà con un diverso grado di piccantezza. I più temerari cercano il bruciore più assoluto, perché?
Il peperoncino non ha un vero e proprio sapore tanto gustoso da giustificare il piacere di mangiare cibi piccanti. Più che il gusto, dunque, si cerca quella sensazione di calore così diversa da ciò a cui siamo abituati – dolce, salato, amaro.
Al mondo esistono svariate tipologie di peperoncini che si differenziano per il valore della gradazione Scoville. Parliamo di una scala che misura la piccantezza del prodotto il cui massimo è 2.000.000 della Carolina Reaper. Impossibile immaginare cosa si sentirebbe in bocca assaggiando questo tipo di peperoncino se già diventiamo tutti rossi con una varietà “normale”.
Ma qual è il motivo per cui accettiamo questa sofferenza che risulta, alla fine, molto gradita?
Sulla lingua ci sono sia i recettori del gusto sia quelli della temperatura. Alcuni di questi vengono attivati dai cibi piccanti e creano la sensazione di bruciore. In particolare, il ruolo di attivatore lo riveste la Capsaicina, una sostanza presente nei peperoncini come metabolita secondario che è stato sviluppato per impedire agli animali di mangiare la pianta.
La Capsaicina provoca una sensazione che il nostro corpo avverte come pericolosa. Di conseguenza l’organismo rilascia adrenalina ed endorfine ossia gli ormoni del piacere. Questo perché inconsapevolmente tentiamo di eliminare la sensazione di dolore legata all’assunzione di cibo piccante.
Al dolore, dunque, l’organismo risponde con un ormone e con un neurotrasmettitore che hanno proprietà eccitanti e analgesiche. Per alcuni psicologi l’uomo prova piacere nel provare la sensazione di bruciore e dolore provocata dal peperoncino come una forma di masochismo benigno.
Da qui il desiderio di provare tipologie più piccanti di quelle già assaggiate. Nel piacere di gustare il cibo piccante, poi sembrerebbe nascondersi anche una propensione al rischio. Nel 2016 è stato condotto uno studio che ha riportato l’associazione tra sport estremi, guida ad alta velocità o montagna russe e preferenza del cibo piccante.
Questa attitudine deve essere combattuta? Assolutamente no perché i peperoncini contengono sostanze chimiche che prevengono la proliferazione di batteri, microbi e virus nei cibi. Inoltre sono ricchi di proprietà che apportano benefici all’organismo. Parliamo delle vitamine A, C ed E che aiutano il metabolismo, hanno proprietà antiossidanti e agiscono efficacemente sul sistema respiratorio.
I peperoncini infine migliorano la salute del cuore, aiutano a controllare il peso e la gestione del dolore. Sì ai cibi piccanti, dunque, creando ricette gustose e molto “calorose”.