Bisogna fare molta attenzione quando si beve il caffè, poiché molte marche contengono addirittura tracce animali.
Il caffè, oltre ad essere una delle bevande più famose al mondo, è anche un pilastro della società moderna. Ma come nasce il grande successo del caffè? In realtà, l’origine di questa preziosa bevanda è ancora avvolta nel mistero. Ci sono molte leggende che spiegherebbero la sua nascita, alcune delle quali affermano che provenga dall’Etiopia, dalla Persia e dallo Yemen. Ciò che si sa con certezza è il momento dell’espansione mondiale: dal XV secolo il caffè cominciò a diffondersi fino a Damasco, al Cairo e ad Istanbul.
Oggi, la maggior parte delle persone beve questa bevanda quasi quotidianamente. Infatti, ogni giorno vengono bevute circa 2,6 miliardi di tazzine in tutto il mondo. Tuttavia, occorre fare molta attenzione prima di assumere la preziosa sostanza.
Tracce animali nel caffè
Uno dei dibattiti del momento è certamente inerente alle farine alternative presenti in commercio. Infatti, nei vari supermercati si possono trovare farine di riso, di farro, di segale e di frumento. Inoltre, di recente è stata introdotta persino la farina di grillo. Quest’ultima viene creata tramite un lungo processo che comincia con l’allevamento degli insetti di grillo. Chiaramente ci sono molti vantaggi nell’allevare grilli, anziché i consueti animali d’allevamento: prima di tutto c’è un risparmio di acqua ed elettricità, e questo aiuta anche l’ambiente, poi c’è anche il vantaggio di allevare in spazi ridotti, perché gli insetti occupano meno spazio rispetto ai grandi animali.
Inoltre, gli escrementi prodotti sono degli ottimi fertilizzanti per le colture. Quelli prodotti dagli animali, invece, sono un problema per l’ambiente. Questo dettaglio è molto significativo, poiché un chilogrammo di grillo riesce a produrre circa 4,5 kg di escrementi, i quali diventano poi fertilizzanti. Ciò vuol dire che allevare questi insetti porta enormi risparmi ed enormi guadagni, visto che si possono produrre farine e fertilizzanti.
Per questo motivo le aziende stanno cercando di sensibilizzare le persone, affinché scelgano di acquistare i prodotti che derivano dagli insetti. Per quanto riguarda il caffè, in Italia e nel mondo ci sono tante varianti, come ad esempio l’espresso, il ristretto, il cappuccino ecc. Tuttavia, molte persone non sanno che la famosa bevanda contiene dei frammenti di insetti, si parla di circa 80-83 in ogni tazza.
Ciò che sorprende è che questi insetti non sono inseriti volontariamente, ma involontariamente finiscono nei processi di produzione del caffè, e quindi anche nelle tazzine. In altre parole, quando c’è il raccolto del caffè capita molto spesso che le piante siano infestate da molti insetti, i quali finiscono nella tostatura insieme ai chicchi. Gli esperti affermano che tutto questo non nuoccia alla salute umana. Esiste poi un sito, chiamato 21bites.it, sul quale è possibile acquistare una miscela di caffè che contiene una specie di grilli allevati. L’azienda Jimini’s, invece, vende persino delle barrette proteiche con all’interno insetti e cioccolato fondente.
