Il Kopi Luwak è il caffè più caro al mondo: può costare fino a 90 euro a tazza. Viene prodotto grazie a un animaletto chiamato Luwak, o zimbetto delle palme.
Il Kopi Luwak è ormai uno status-symbol. C’è chi è disposto a pagarlo più di mille euro al chilo. Dicono che sia buonissimo, diverso da tutte le altre varietà di caffè. Dagli ’90 in poi è diventato un must per tutti i milionari americani, che misurano appunto la loro ricchezza anche attraverso il costo del caffè che bevono la mattina.
Paradossalmente, più il prezzo cresce, e più aumenta la domanda. In tanti vogliono provarlo o almeno vantarsi di poterselo permettere. E, nonostante sia ormai noto come nasce il Kopi Luwak, sembra che nessuno si sia ancora lasciato impressionare.
In bahasa, che è una delle lingue più parlata in Indonesia, Kopi significa appunto caffè; Luwak è invece il nome di un mammifero: lo zibetto delle palme o musang. Si tratta di un viverride di medie dimensioni che può pesare fino a tre chili. Ha il muso, le orecchie, gli arti scuri, mentre il resto del corpo è grigio. La sua particolarità sta nella maschera facciale, che appare con una piccola macchia biancastra sotto ogni occhio e una più grande sopra di essi.
Ebbene, nel XIX secolo, quando l’Indonesia era una colonia olandese, ai lavoratori locali delle piantagioni di caffè era vietato consumare il prodotto, così questa povera gente cominciò a recuperare, lavorare e consumare le bacche di caffè ingerite e poi defecate dal musang. Il piccolo mammifero, infatti, non era capace di digerirle. Nacque così il Kopi Luwak.