Hai pensato di seguire la dieta del digiuno intermittente? Prima di cominciare vale la pena che tu conosca vantaggi e rischi.
Hai provato tantissime diete ma nessuna ti sembra funzionare. Così hai deciso di provare la dieta del digiuno intermittente. Il ‘fai da te’ quando si tratta di salute ed alimentazione andrebbe sempre evitato. Inoltre non è tutto oro quello che luccica. La cosiddetta dieta oraria presenta sia pro che contro ed è bene stare attenti ai falsi miti che si nascondono dietro un piano alimentare definito spesso quasi miracoloso.
Gli esperti di nutrizione hanno evidenziato sia i benefici e sia le possibili conseguenze dell’approccio alimentare che si basa sul timing dei pasti, oltre che sull’introito calorico e sui macronutrienti, come avviene invece per le altre diete. Ecco cosa c’è da sapere sul digiuno intermittente.
Digiuno intermittente, cosa c’è da sapere prima di provare la dieta oraria
La dieta del digiuno intermittente viene chiama in questo modo perché chi decide di seguire questo approccio alimentare deve rispettare un periodo di tempo, definito appunto digiuno, di minimo 16 ore consecutive ogni giorno. Questo vuol dire che i pasti della giornata andranno tutti consumati entro le restanti 8 ore. Il corpo durante le ore in cui non si assume cibo, rinnova le cellule dell’organismo e prende energia attingendo alle riserve di grasso.
Nel momento della giornata in cui non si ingerisce cibo è possibile bere, e consumare bevande come caffè, the, sempre senza zucchero. La dieta del digiuno intermittente può essere impostata, oltre che con un orario giornaliero, anche secondo il regime 5:7 in cui si digiuna due giorni alla settimana.
Secondo gli esperti di nutrizione questo favorisce il metabolismo. Ovvero l’insieme dei processi biochimici tramite cui il corpo trasforma il cibo in nutrimento e ha diversi vantaggi. Tuttavia il digiuno intermittente non sempre porta una perdita di peso maggiore o più rapida rispetto a una normale dieta ipocalorica, e può presentare anche rischi, tra i quali:
- Può favorire l’insorgere di disturbi legati al comportamento alimentare, i cosiddetti DCA, tra i quali il binge eating, la bulimia, l’anoressia ed è assolutamente sconsigliata a chi ne ha sofferto in passato.
- Può interferire con le abitudini di chi assume regolarmente farmaci, perché deve regolare anche l’assunzione dei medicinali in base ai momenti di digiuno
- Il digiuno intermittente, se protratto nel tempo, insegnerà al nostro organismo ad assimilare di più quando si mangia.
- Non è particolarmente adatto per gli sportivi. E nemmeno a chi conduce una vita attiva, perché può portare a cali di energia e far crollare le performance atletiche.
Il digiuno intermittente, come tutte le diete, va seguito con la supervisione di un esperto di nutrizione. Non può essere praticato come stile di vita ma come regime alimentare temporaneo per evitare di mettere a rischio la salute di tutto l’organismo.