Farine di insetti? Non bastano quelle approvate dalla Ue: altri prodotti a base di larve attendono di arrivare sulle nostre tavole.
Non abbiamo fatto in tempo ad abituarci alla notizia della farina di grillo domestico regolarmente allevato, che potrebbero esserci ancora più insetti sulle nostre tavole. L’Efsa sta infatti valutando altre 13 nuove richieste.
Pensavamo fosse finita qui, ed invece è in arrivo un’altra di quelle notizie che potrebbero togliere il sorriso a chi, “gourmand di mestiere”, gira l’Italia e il mondo alla ricerca di prelibatezze regionali e non solo.
L’informazione pare davvero attendibile, ma forse non “dovremmo sconvolgerci” più di tanto, dal momento che ormai i tempi stanno cambiando. Almeno qualcuno di quelli “più avanti” potrebbe pensarla così. Ma tu che stai leggendo tutto questo sei davvero pronto a fare colazione, da qui a poco tempo, con biscotti di grillo da intingere nel tuo latte? E come se non bastasse ci sono altre 13 tipologie di larve che attendono solo di farsi conoscere da noi, attraverso il benestare della Ue.
La domanda è lecita: quanti di noi sentono di non essere pronti? Quanti di noi ritengono, al di là delle loro innegabili potenzialità proteiche e nutrizionali, che le farine di insetti è meglio lasciarle in dote a chi non ha in fondo altra scelta alimentare? Finché da noi, perdonateci, c’è la flebile speranza, ma chiamatela ancora emozione, di addentare una Zizzona di Battipaglia, ovvero la mozzarella di bufala gigante del Cilento, lasciamo pure che grilli e altre larve rimangano una scelta da posticipare.
In ogni caso, dobbiamo esporre i fatti, e ciò che accade è sotto gli occhi di tutti, anche se, per fortuna, per ora le farine di insetti rimangono, seppur forti del placet sanitario della Ue, una opzione per pochi temerari. In attesa di capire se arriverà davvero l’approvazione di nuove specie di larve, proviamo a “riannodare i fili”. Non è che abbiamo perso la bussola? Ne siamo certi?
Il consumo diretto d’insetti è palesemente una possibile alternativa al consumo di carne. Se i nuovi alimenti a base di insetti, approvati dalla Commissione Ue, si affermeranno nelle società occidentali nei prossimi anni dipende in gran parte dalla loro accettazione da parte delle nostre popolazioni.
Per tanto sono già stati condotti numerosi studi sull’accettazione degli insetti come nuovo alimento. Nel giugno 2021, il verme giallo della farina, le larve del coleottero Tenebrio molitor, è diventato il primo insetto ad essere approvato come nuovo alimento nell’Ue. Un’altra autorizzazione per la locusta migratrice (Locusta migratoria) come nuovo alimento è stata rilasciata nel novembre 2021.
Inoltre, esiste già in corso, da questo gennaio 2023, un parere scientifico positivo per l’uso dei grilli domestici (Acheta domesticus). Inoltre, sono già state presentate domande per nuovi prodotti alimentari dalle seguenti specie di insetti: grillo domestico tropicale (bandato) (Gryllodes sigillatus ), verme della farina minore (Alphitobius diaperinus ), la mosca soldato nera (Hermetia illucens ) e l’ape mellifera (Apis mellifera).
Il quadro è abbastanza chiaro: i fatti dicono che numerose tipologie di insetti, fino a ieri per noi nemici disgustosi, presto invaderanno gli scaffali dei nostri supermercati. E tu come reagirai? Sei davvero pronto a mangiare maialini allevati con polvere di mosca nera? Sembra infatti, udite udite, che alcuni tipo di mosche, in assoluto l’insetto più odiato, potrebbero diventare la più ricca fonte proteica, e più a buon mercato e sostenibile possibile, da usare in zootecnia.