Bruttissimo periodo per il rinomato chef veneto Carlo Cracco: i debiti stanno prendendo il sopravvento. Vediamo insieme cosa sta succedendo.
Lo chef Carlo Cracco ha ammesso di essere sull’orlo del precipizio a causa di una marea di debiti. Non tutto è oro ciò che luccica. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto al famoso cuoco televisivo.
Ha diviso per anni i fans di MasterChef: da un lato chi lo amava, dall’altro chi lo detestava per i suoi modi bruschi. Ha continuato a far discutere per i suoi piatti a base di carne di piccione non meno che per i suoi prezzi da capogiro. Carlo Cracco, insomma, è destinato – o condannato- ad essere sempre al centro della scena.
E oggi torna a balzare agli onori della cronaca a causa di bruttissime notizie che lo riguardano. Il celebre volto televisivo è, infatti, sommerso di debiti e il suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele a Milano rischia di tirare giù la saracinesca per sempre.
Carlo Cracco a rischio fallimento: ecco cosa è successo
Cracco, con stupore di tutti, qualche anno fa, all’apice del successo televisivo, abbandonò il suo ruolo di giudice a MasterChef. Da allora lo abbiamo visto sempre meno in televisione. Nel frattempo, però, ha aperto un ristorante a Milano, a due passi dal Duomo.
Nonostante la fama di Carlo Cracco, la posizione privilegiata del suo locale e la curiosità di tutti di assaggiare i piatti di un ex giudice di MasterChef, il ristorante non sta andando bene. Lo stesso chef ha ammesso che il locale, aperto nel febbraio del 2018, gli sta creando non pochi problemi. Pur essendosi guadagnato la stella Michelin, Cracco avrebbe debiti per milioni di euro.
Ma come è possibile? Che cosa ha portato Carlo Cracco sull’orlo del baratro in appena 5 anni dall’apertura? Basti pensare che nel 2022 il ristorante ha chiuso con una perdita pari a 409mila euro mentre nel 2021 Cracco chiudeva a -524mila euro. Un disastro più che un ristorante verrebbe da pensare. In realtà il ristorante milanese stellato di Cracco ha registrato una crescita del fatturato anno su anno da 3,3 a 4,3 milioni. Ma insieme al fatturato, sono lievitati pure i costi della produzione che sono saliti da 4 a 4,8 milioni.
A ciò bisogna aggiungere tutti i disagi dovuti ai due anni di chiusure per il Covid. Nonostante il ristorante fosse chiuso e non lavorasse, i fornitori e i dipendenti dovevano comunque essere pagati. Ciò ha inciso in misura importante sulla situazione finanziaria. Pertanto, ad oggi, il locale di Galleria Vittorio Emanuele ha debiti complessivi per 7,3 milioni di cui 3,1 milioni verso fornitori e 3,8 milioni verso banche. Quanto resisterà ancora? Chi può dirlo. Di sicuro se Cracco chiudesse sarebbe una grande perdita per la città meneghina poiché molti turisti vanno a Milano appositamente per assaggiare i suoi piatti, in particolare il suo celebre risotto alla milanese.