Quante volte ci sentiamo dire che la pasta va scolata al dente? Il trucco furbissimo puoi individuare la cottura perfetta senza assaggiare
Quando si tratta della pasta ci sono tante correnti di pensiero e preferenze che variano di persona a persona. C’è chi preferisce la liscia e chi la rigata, la lunga o la corta e così via. Una diatriba sempre molto accesa riguarda la cottura: deve essere ben cotta, quasi molliccia, o duretta? Se la preferisci al dente ecco il trucco per scolarla al momento giusto senza bisogno di assaggiarla: sarà perfetta!
Sono in molti a scegliere di portarla a tavola al dente, ma bisogna fare attenzione a non sbagliare. In che senso? Alcuni di noi la scolano troppo presto, perché magari, assaggiandola, non sembra così dura e siamo convinti che abbia raggiunto il punto di cottura ideale. Non sempre, però, è così. Cosa devi sapere?
Oggi vogliamo svelarvi un trucchetto che sta spopolando e che vi permetterà di individuare la cottura perfetta della pasta. Starà poi a voi, ovviamente, decidere se la preferite al dente o lasciarla cuocere ancora per qualche minuto e, in questo modo, intenerirla ulteriormente. Andiamo a scoprire a quale dettaglio dobbiamo prestare attenzione.
Invece di assaggiarla, cosa che potrebbe trarci in inganno, il modo di procedere è questo. Per prima cosa, scoliamo un maccherone, uno spaghetto o comunque un “campione” della pasta che stiamo cuocendo. Sistemiamolo in un piatto e facendo attenzione a non scottarci tagliamolo a metà. Ora osserviamo i bordi della pasta nel punto in cui abbiamo inciso: di che colore sono?
Se notate un cerchio bianco che si distacca di netto dal colorito giallastro del maccherone o dello spaghetto, allora la pasta è ancora cruda. Ciò significa che gli amidi presenti, per dirlo in termini molto semplici, non hanno ancora raggiunto lo “stadio” ottimale. Occorre, dunque, lasciare in ammollo ancora qualche minuto. Andremo quindi a fare una seconda prova, sempre allo stesso modo. Se il cerchio bianco è sparito e il colore è omogeneo, allora possiamo procedere a scolarla subito, se la vogliamo al dente.
Ricordiamo che, a volte, si sceglie questo tipo di cottura più breve perché c’è l’intenzione e l’esigenza, poi, di completarla con la mantecatura. Vale a dire unendo la pasta in padella o in un tegame con il condimento, allungando con un mestolo o due della stessa acqua in cui ha cotto e saltare per qualche minuto.