Dopo le polemiche di questi ultimi giorni sulla cosiddetta carne sintetica, cerchiamo di capire una volta per tutte di cosa si tratta davvero.
Prima o poi doveva succedere: dopo gli insetti commestibili, adesso si parla di carne sintetica e, come tutte le questioni di interesse globale, anche in questo caso i Governi di tutto il mondo scendono in campo per fissare regole e divieti.
Finora il via libera al consumo di questo ‘cibo alternativo‘ è stato dato solo a Singapore e negli Stati Uniti. In Italia, invece, il Consiglio dei Ministri ne ha bloccato la produzione e la vendita come per tutti gli altri alimenti sintetici.
Ma cosa è veramente la carne sintetica? O meglio, è questa la definizione esatta? La risposta è no e lo spiega molto chiaramente in un suo video su Facebook lo chef Lorenzo Biagiarelli. In effetti, che la dicitura ‘sintetica’ sia inappropriata lo si può già comprendere attenendosi al semplice vocabolario della lingua italiana, ma l’esperto di gastronomia amplia il discorso chiarendo una volta per tutte a quale tipo di carne ci si riferisce col suddetto termine.
Dal momento che ‘sintetico’ indica tutto ciò che non proviene da organismi animali o vegetali, è più corretto parlare di ‘carne coltivata’. Quest’ultima “proviene proprio da cellule staminali animali che vengono prelevate attraverso una biopsia, quindi l’animale non muore, e poi vengono coltivate attraverso coltura cellulare”, spiega Biagiarelli.
Carne sintetica, un equivoco da chiarire: tutta la verità sulla sua produzione
Una volta prelevate, le staminali vengono trasferite in bioreattori ossia dispositivi nei quali la cellula ritrova le condizioni ideali di temperatura, aerazione, ecc. presenti nel corpo animale. Questo passaggio permette alle fibre di crescere, proprio come avviene nel caso della birra o dello yogurt.
Per coloro che hanno timori circa il grado di sicurezza di questo prodotto, Biagiarelli afferma che non c’è da preoccuparsi: “Non è meno sicura di quanto non sia la carne normale”. A suffragio di questa tesi, ricorda lo chef, esce in questi giorni il report congiunto della FAO e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nel quale viene sottolineato l’identico livello di garanzie degli allevamenti convenzionali.
Secondo il fidanzato di Selvaggia Lucarelli l’aggettivo ‘sintetico’ accostato alla carne avrebbe il solo scopo di avere un impatto maggiore sulla psiche, richiamando alla mente immagini da film fantascientifici. “In realtà molto di ciò che mangiamo oggi è già artificiale. Artificiale è tutto ciò che mangiamo grazie all’intervento umano”.
Questo tipo di produzione consentirebbe un’attenzione maggiore al rispetto dell’ambiente, minor consumo di acqua ed energia elettrice, ecc. ma Biagiarelli nel suo video menziona anche il fattore etico: “Diamo per assodato che gli animali debbano per forza morire per farci mangiare. Io non sono vegetariano, ma credo che questo assunto meriti almeno un po’ di riflessione e capire se è qualcosa che nel 2023 è ancora così strettamente necessario”.
