Anche le spezie scadono! Come capire se in dispensa è avvenuta una contaminazione

Utilissime in cucina per dare sapore e consistenza ai piatti, le spezie in realtà scadono come tutti gli altri cibi: ecco come capire quando

Sebbene nella tradizione italiana le spezie maggiormente usate siano il pepe, il rosmarino, il timo e poco altro, in realtà ne esistono davvero un’infinità, soprattutto nella cucina orientale.

come capire quando le spezie scadono
Anche le spezie scadono: come capirlo – (intaste.it)

Quando si inizia a usarle, non si può più farne a meno poiché donano ad ogni pietanza un profumo unico, che trasporta la mente in luoghi esotici e lontani. Se quelle acquistate al supermercato hanno la data di scadenza incisa sulla confezione, per quelle sfuse è più difficile: ecco come capire quando è ora di buttarle.

Curcuma, paprika, curry e chi più ne ha, più ne metta. Le spezie sono in grado di donare ad ogni piatto un gusto unico e, quando inizierete ad usarle, non potrete più farne a meno. A differenza del sale, infatti, riescono a donare sfumature di sapore senza aumentare la sapidità della pietanza. Se siete soliti acquistarle sfuse, dovete imparare a riconoscere quando è ora di buttarle: ecco cosa si deve guardare.

Spezie, come capire se sono scadute o contaminate

Quando acquistate le spezie sfuse, conservatele in un barattolino di vetro trasparente e riponetele in un luogo asciutto e fresco, come la dispensa. Cercate di acquistarle in piccole quantità, così che non vadano a male ma vengano consumate man mano: in questo modo, sarete sicuri di consumarle prima che scadano.

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Anche le spezie scadono: come capirlo – (intaste.it)

Prima di acquistare una spezia, controllatene la certificazione e il logo o chiedete questi dettagli al rivenditore: in particolare, verificate che sull’etichetta sia presente la licenza FSSAI, che indica che è stata prodotta seguendo i protocolli di sicurezza alimentare. Prediligete i produttori locali e non fatevi problemi a chiedere informazioni a chi vi sta vendendo il prodotto, assicurarvi che sia di qualità è infatti un investimento sulla vostra salute.

Se però avete il dubbio che ciò che state acquistando sia stato adulterato, cioè mescolato con altre sostanze per renderlo più appetibile, ecco cosa dovete verificare. Lo zafferano, ad esempio, quando viene mescolato con altri elementi perde il suo iconico colore rosso, ma diventa giallognolo. Il peperoncino, invece, molto spesso viene mescolato con della semplice segatura per aumentare la grammatura del prodotto: per verificare che nel vostro non ci sia, aggiungine un cucchiaio in un bicchiere d’acqua e lascialo riposare per 5 minuti. Se la polvere lascia una scia rossa, mentre va a fondo, può essere che ci sia del colorante e della segatura.

La curcuma solitamente viene adulterata con cromato di piombo o polvere di gesso: per controllarne la purezza, come per il peperoncino mettetene un cucchiaino in un bicchiere d’acqua. Dopo 10 minuti, se l’acqua resta limpida significa che è pura, altrimenti no.

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