Bulbo utilissimo in molte ricette della tradizione italiana, l’aglio si può coltivare in casa in modo facile: ecco tutti i passaggi
Chi ama l’aglio, non può farne a meno: il suo sapore è inconfondibile e ai piatti dà un sapore unico, distinguibile e insostituibile. C’è chi lo adora nel sugo, per dargli un tocco di piccantezza in più; altri, invece, lo amano tritato sopra al pesce, con prezzemolo e peperoncino. Se lo volete coltivare in casa, seguite i nostri consigli: è facilissimo.
Chi ama il sapore dell’aglio, ma fa fatica a digerirlo, può aprirlo in due e togliere la sua parte più interna, detta anima: è questa infatti la componente più pesante del bulbo. In alternativa, lo si può inserire nella padella a inizio cottura, per poi toglierlo dopo un po’, in questo modo, insaporirà le pietanze ma non sarà effettivamente presente. Se quest’estate avete deciso di provare a coltivare l’aglio in casa, seguite i nostri consigli: non ne farete più a meno.
Come coltivare l’aglio in casa: metodo facile e veloce
Innanzitutto, prima di coltivare l’aglio si deve scegliere la variante: le più adatte al nostro clima sono quella di Caraglio, l’aglio bianco piacentino, l’aglio rosso di Sulmona, l’aglio rosso di Nubia e quello bianco di Vessalico. Queste varianti non temono il freddo e si adattano bene ai diversi tipi di terreno.
Una volta aver deciso la variante, si devono mettere a dimora nel modo corretto i bulbi, cioè gli spicchi d’aglio: lasciateli a 3 cm di profondità nel terreno, mantenendo l’apice rivolto verso l’alto. Il momento dell’anno in cui li si deve piantare è da novembre a marzo: per avere un raccolto abbondante, optate per i bulbi più grossi e assicurategli una temperatura tra i 15°C e i 20°C.
I bulbi vanno mantenuti in un luogo soleggiato e in un terreno ben idratato, evitando però i ristagni e gli eccessi di irrigazione: in queste condizioni, tende a marcire. A differenza di tutte le altre specialità, se scegliete l’aglio orsino dovete mantenerlo all’ombra e in un terreno umido. Quando l’aglio inizia a far uscire i primi steli fiorali, tagliateli quando producono i primi boccioli se desiderate raccogliere l’aglio ad uso alimentare: in questo caso, infatti, si deve evitare che fiorisca poiché la maggior parte dei nutrienti dei bulbi andrebbe dispersa nei fiori.
Quando le foglie della pianta sono secche, quello è il momento giusto per raccogliere l’aglio: estirpate la pianta e lasciatela seccare per una settimana all’aria aperta. A questo punto, pulite i bulbi con attenzione e rimuovete radici, fogliame e tuniche esterne.