Il governo ha deciso di dichiarare guerra alla carne sintetica venduta nei supermercati. Le nuove misure prevedono sanzioni pesantissime.
In queste ultime settimane il dibattito intorno al tema della carne sintetica si sta facendo sempre più acceso. Il governo ha espresso la sua intenzione di vietare la produzione di prodotti realizzati in laboratorio, come ribadito dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida. Le nuove misure prevedono pesanti sanzioni per qualsiasi trasgressore.
Quello dei prodotti animali sintetici è ormai un argomento molto discusso. Come spiegato in un articolo del Corriere della Sera, la carne sintetica si ottiene attraverso un procedura che implica il prelievo cellulare da un animale ancora vivo (o dalla carne fresca) e l’estrazione delle cellule staminali, che successivamente vengono lasciate proliferare all’interno di un bioreattore in una soluzione nutritiva.
Le fibre muscolari vengono poi sottoposte ad una lavorazione che termina con la produzione della cosiddetta carne sintetica. Stati Uniti e Singapore hanno recentemente legalizzato i prodotti in vitro promuovendone i vantaggi. La loro realizzazione, infatti, permette di produrre fino a 10 mila chili di carne con un’unica cellula in tempi brevi e senza l’uccisione di animali.
Nonostante in molti considerino la carne sintetica un’ottima soluzione per ridurre l’inquinamento provocato dagli allevamenti, il governo Meloni ha espresso in più occasioni la sua contrarietà alla produzione e vendita di carne, pesce e latte creati in vitro. Nella giornata di martedì il ministro Francesco Lollobrigida ha presentato un disegno di legge che intende fermare “l’immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.
Il termine fa riferimento a tutti i prodotti alimentari “costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o da tessuti derivanti da animali vertebrati”. La bozza del disegno di legge prevedere pesanti sanzioni per i trasgressori, con multe che vanno da un minimo di 10 mila euro e arrivano ad un massimo di 60 mila euro.
Oltre alla sanzione pecuniaria, le violazioni verranno punite con “la confisca del prodotto illecito, l’applicazione delle sanzioni amministrative del divieto di accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni o altre erogazioni dello stesso tipo” per un periodo di minimo un anno e massimo tre anni. Inoltre è prevista la chiusura dell’attività per lo stesso periodo di tempo.
La bozza è stata accolta con entusiasmo dalla Coldiretti, ma ha fatto storcere il naso naso a diverse associazioni animaliste. L’Organizzazione internazionale protezione animali (OIPA) ha puntato il dito contro la stessa definizione di carne sintetica, che ha descritto come “volutamente erronea” e utilizzata con l’obiettivo di provocare “un’ingiustificata repulsione” nei consumatori.