Forse non tutti lo sanno ma il caffè può essere un vero toccasana per il cervello e la memoria: tutto dipende da quanto ne viene bevuto.
Per molte persone è impossibile iniziare la giornata senza aver bevuto un caffè. Si tratta della bevanda più diffusa al mondo e le leggende intorno alle sue origini sono diverse. Il caffè, oltre ad aiutare a svegliarci la mattina, presenta proprietà benefiche per la salute del nostro cervello e per la nostra memoria: in tutto ciò la quantità di caffè bevuti gioca un ruolo fondamentale.
Tornando alle origini del caffè, la leggenda più famosa racconta che la bevanda è stata scoperta da un pastore etiope di nome Kaldi. Un giorno, mentre portava a pascolare le sue capre, si è imbattuto in una pianta di caffè. Gli animali hanno iniziato a mangiare le bacche e le foglie della pianta misteriosa e, una volta tornato a casa, nel corso della notte Kaldi ha notato che anziché dormire si erano messe a gironzolare con un’energia insolita.
Il caffè ha cominciato a diffondersi a partire dal XV secolo e oggi viene consumato in tutto il mondo. Secondo gli esperti, berlo può apportare numerosi benefici per il nostro benessere, a seconda della quantità consumata. Esagerare, si sa, non fa mai bene. Un consumo eccessivo di caffeina rischia di danneggiare l’organismo, oltre che creare una dipendenza. Mentre la giusta quantità è in grado di stimolare il cervello e la memoria.
Per quale motivo bere caffè fa bene al cervello? Innanzitutto la caffeina genera un aumento di serotonina (il cosiddetto ormone della felicità) e acetilcolina (uno dei più importanti neurotrasmettitori), responsabili della stimolazione del cervello. Il caffè, inoltre, è ricco di micronutrienti che contribuiscono a prevenire i danni provocati dai radicali liberi con i quali entriamo in contatto quotidianamente e che causano un invecchiamento precoce.
Infine, nei chicchi di caffè si trova la trigonellina, ormone capace di attivare gli antiossidanti che si occupano di proteggere i vasi sanguigni del cervello. La rinomata Università di Harvard, nel 2017, ha svolto un’indagine coinvolgendo un centinaio di uomini di età adulta per 10 anni. I risultati hanno evidenziato come i consumatori di caffè tendono ad avere un declino cognitivo inferiore se confrontati ai non consumatori.
Secondo i ricercatori, per beneficiare al massimo delle proprietà del caffè bisognerebbe bere tre tazze al giorno. Gli esperti di Harvard puntualizzano anche che la caffeina può aver effetti diversi su persone differenti. Per questo motivo consigliano di ascoltare il proprio corpo e non esagerare con le quantità. Un’altra dritta è bere il caffè al mattino. Così facendo, la concentrazione è destinata ad aumentare insieme alla produttività. Inoltre, può contribuire a migliorare l’umore.