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5 falsi miti sul cibo a cui hai sempre creduto: quando lo scoprirai resterai a bocca aperta

Questi 5 falsi miti sul cibo perdurano ancora nella nostra cultura, ma dovremmo smettere: non sono affatto veri! Scopriamoli insieme.

Seguire un’alimentazione sana e variegata è fondamentale per mantenere il nostro organismo in salute. Per mangiare bene, è necessario informarsi al meglio su quali sono le proprietà – sia benefiche che dannose – dei cibi che consumiamo quotidianamente. Oggi continuano ad essere diffusi numerosi falsi miti sull’alimentazione, che si portano avanti negli anni da generazione a generazione.

Li conosciamo tutti e continuiamo a crederci: ecco i falsi miti sul cibo! – intaste.it

Sono diverse le false credenze sul cibo che vengono tramandate negli anni e che ognuno di noi dovrebbe rivedere. Si tratta di un passo necessario per poter avere una reale presa di coscienza sull’alimentazione corretta e su quali siano le vere proprietà dei cibi. Continuare ad affidarsi ai falsi miti, rischia solamente di avere delle conseguenze negative sul nostro stesso benessere.

Dalle uova ai dolci: ecco i falsi miti sul cibo più diffusi

Iniziamo con uno dei falsi miti più famosi: le uova fanno male al fegato. È veramente così? La convinzione che le uova siano dannose per il fegato si è sviluppata diverso tempo fa, prima che la medicina consentisse di determinare in modo efficiente gli effetti sulla nostra salute. All’epoca si è notato come alcuni individui, dopo aver consumato uova, iniziassero a lamentare dolori addominali

Li conosci tutti questi falsi miti? – intaste.it

La verità è che il tuorlo dell’uovo presenta proprietà particolari ed è in grado di stimolare la cistifellea, determinando contrazioni di quest’ultima: quando è afflitta da calcoli o è infiammata, la contrazione provoca dolore. Ciò significa che le uova non sono direttamente responsabili del malessere, anzi, possono essere viste come un mezzo che permette di capire se la cistifellea presenta qualche problema.

Passiamo ora alle tanto discusse bevande zuccherate. Sebbene possano avere un sapore delizioso, è vivamente consigliato di non consumarle in modo eccessivo. Le bevande particolarmente dolci finiscono solamente con l’intaccare gli equilibri della nostra dieta, favorendo il sovrappeso, come dimostrato da un’indagine effettuata presso il Children’s Hospital di Boston.

Un altro alimento controverso è il burro, ricco di colesterolo e di conseguenza dannoso per l’organismo. Forse non tutti sanno che esiste un metodo per renderlo più idoneo ad essere cucinato. Il burro può essere chiarificato così da eliminare caseina e acqua, ovvero quella sorta di schiumetta che si forma sulla superficie dell’alimento mentre lo cuciniamo. Tutto ciò che bisogno fare è lasciarlo sciogliere a bagnomaria, per poi portarlo a cottura per una mezz’ora almeno.

Noci e liquirizia: le verità che vi sorprenderanno

Proseguendo, il consumo eccessivo di noci è sconsigliato per chi è affetto da ulcera gastrica o da gastroenterocolite. Lo stesso vale per chi soffre di malattie epatiche. Gli effetti negativi di questo alimento sono legati all’arginina che contiene.

Anche le noci vedono un falso mito non indifferente – intaste.it

Eppure, le noci hanno anche proprietà benefiche di cui non tutti sono a conoscenza. In una ricerca pubblicata dal British Medical Journal è stato evidenziato come il consumo abituale di noci sia in grado di ridurre il rischio di avere un infarto.

All’indagine hanno partecipato 80 mila donne statunitensi, che per 20 anni sono state sottoposte a controlli periodici. La capacità di contrastare l’infarto è dovuta alla presenza di acidi grassi polinsaturi buoni, in grado di diminuire i livelli di colesterolo. L’argina, inoltre, ha effetti vasodilatatori. Infine, abbiamo l’ultimo falso mito che ha a che vedere con la liquirizia, molto popolare tra chi decide di dire addio alle sigarette.

L’idea è che masticare liquirizia possa essere di aiuto per chi smette di fumare: la verità è che la liquirizia non contribuisce assolutamente a perdere l’abitudine al fumo. Masticarla potrebbe aiutare, piuttosto, a sentire meno la mancanza della sigaretta. Tuttavia è necessario tenere a mente che l’acido glicirrizico contenuto in questo dolce può diventare causa di ritenzione idrica e portare ad un aumento di pressione sanguigna. Meglio non esagerare e non superare i 20 grammi al giorno.