Il latte fresco sta per scomparire per sempre? È quanto temuto dagli amanti di questo prezioso alimento: ecco tutta la verità.
Il latte fresco potrebbe avere vita breve. Stando alle ultimissime indiscrezioni, il destino di questa bevanda potrebbe essere segnato. Si tratta di un alimento amatissimo da grandi e piccini, dalle innumerevoli proprietà, per questo rinunciarvi sarà dura.
Stando a quanto si vocifera infatti, potrebbe essere sostituito da quello pastorizzato il quale avrà una data di scadenza di dieci giorni. Le abitudini alimentari delle famiglie italiane sono cambiate ed i produttori si stanno adeguando alle richieste, o almeno è quello che avrebbero intenzione di fare.
L’idea è nata da una delle aziende leader del settore, ossia Granarolo che, dopo aver constatato quanti sprechi si sono registrati negli ultimi anni, ha deciso di intervenire mettendo a punto un piano per cercare una soluzione.
La drastica decisione, addio al latte fresco
Come accennato, a breve gli italiani potrebbero dover dire addio al latte fresco. A spiegare le motivazioni che sorreggono questa importante decisione è stato il presidente della cooperativa, Gianpiero Calzolari.
Come si legge anche su Quifinanza.it, per Granarolo gli sprechi sono inaccettabili, una strategia d’urto era dunque necessaria. Con l’avvento della pandemia i cittadini hanno mutato drasticamente le abitudini alimentari, fatto che non può essere più ignorato.
“Il consumatore sceglie sempre di più cibi con una durata più lunga, perché non fa più la spesa con la stessa frequenza di prima”– ha esordito il presidente. Poi ha continuato spiegando che il latte pastorizzato è letteralmente uguale a quello fresco, coloro che lo hanno provato hanno assicurato che il gusto è identico. Questa scelta è stata presa anche per sopperire alla grave emergenza siccità, come ribadito infatti da Calzolari, la grave carenza d’acqua potrebbe comportare una perdita di foraggi e dunque di prodotti. “Oggi non c’è un problema di mancanza di latte, ma non è escluso che ci sia in futuro”.
Il presidente ha dunque lanciato un vero e proprio appello, ha spiegato infatti che è necessario intervenire tempestivamente per limitare i danni di una situazione già catastrofica. “Dopo la crisi dell’anno scorso abbiamo sentito tante chiacchiere, ma non c’è stata una vera iniziativa. Ci vuole una maggiore tempestività, la siccità è un’emergenza e va trattata come tale”– ha chiosato.
La decisione ha sollevato consensi ma anche tante polemiche, spaccando letteralmente a metà l’opinione pubblica. Da un lato c’è chi è entusiasta, dall’altro chi proprio non riesce a rassegnarsi all’idea di dover rinunciare al latte fresco.