Come si sa, il sale è molto dannoso per la salute se consumato in grandi quantità. Ecco quali potrebbero essere i rischi per l’organismo.
I nutrizionisti ci hanno sempre messo in guardia sul consumo smodato del sale eppure, nonostante gli avvertimenti, ne stiamo consumando troppo, danneggiando la nostra salute. Il sodio, l’elemento chiave che si trova nel sale, è essenziale per il nostro corpo ed è funzionale al trasporto di ossigeno e sostanze nutritive.
Ma la maggior parte delle popolazioni occidentali ha storicamente mangiato più sale di quanto consigliato e pare che ridurlo in modo drastico nella nostra dieta sia quantomai difficile.
Le linee guida raccomandano il consumo di non più di 6 g di sale al giorno. Spesso, però si tendono a superare gli 8 g. Eppure solo un quarto della nostra assunzione giornaliera proviene dal sale che aggiungiamo noi stessi al cibo. Il resto si trova già all’interno del cibo che acquistiamo, tra cui pane, salse, patatine, carni lavorate, cereali e altri alimenti. Fino all’85% del sale che mangiamo si trova già nel cibo che compriamo. Ma cosa rischiamo esattamente se esageriamo con le porzioni quotidiane di sale?
Sale, cosa si rischia a consumarne troppo: ecco la verità
Troppo sale per un lungo periodo di tempo, può mettere a dura prova le nostre arterie e portare a una pressione alta prolungata, nota come ipertensione. L’ipertensione può portare a ictus e malattie cardiache.
Dovete sapere, infatti, che il nostro corpo tende a trattenere l’acqua quando mangiamo sale, aumentando la pressione sanguigna. L’OMS ha stimato che il 62% di tutti gli ictus e il 49% delle malattie cardiache sono legate all’ipertensione. Percentuali davvero sconvolgenti.
Una meta analisi condotta nell’arco di otto anni sulla pressione sanguigna, ha rilevato che un calo dell’assunzione di sale di 1,4 g al giorno ha probabilmente contribuito a un calo della pressione sanguigna. Questo calo ha a sua volta portato a una riduzione del 42% degli ictus fatali e del 40% dei decessi correlati a malattie cardiache.
Attenzione però a eliminare del tutto il sale dalla dieta. Alcuni scienziati sostengono che una dieta a bassissimo contenuto di sale è un fattore di rischio per lo sviluppo di ipertensione tanto quanto un elevato consumo di sale. Un’altra meta-analisi , ad esempio, ha trovato un collegamento tra un basso consumo di sale e problemi cardiovascolari. Nello specifico, consumare meno di 5,6 g più di 12,5 g al giorno è associato a esiti negativi per la salute. Insomma, ancora una volta la cosa migliore da fare è trovare un equilibrio nella nostra dieta, nutrendoci in modo vario ed equilibrato senza esagerazioni.