Conosci la pasta alla zozzona? Quella che ti proponiamo è una succulenta variante, a cui non saprai davvero resistere.
La cucina capitolina non è solo l’incredibile e straordinario percorso dei primi piatti intramontabili, quali carbonara, amatriciana, cacio e pepe e gricia, di cui non potremmo mai fare a meno.
La tradizione delle ricette preparate all’ombra del Colosseo affonda le sue radici in un passato tutto da scoprire, dove gli abbinamenti sono anche figli dei territori vicini e di cui si respirava l’eco, come la Tuscia o come l’Abruzzo, e da cui naturalmente i cuochi, nel corso del tempo, quelli delle trattorie, quelli delle “bettole”, hanno sempre tratto ispirazione.
Se il mare, nella scuola della cucina romana, parla soprattuto, nella sua storia, di piatti a base di acciughe e baccalà, essendo un territorio storicamente a vocazione contadina, anche se Fiumicino è lì, a due passi dalla città, e anche se nel corso del tempo i cuochi capitolini hanno anche saputo valorizzare il mare fresco, lo stesso non si può affermare dei piatti cosiddetti di terra.
In questo caso le varianti sono davvero diverse, anche se figlie, è straordinario scoprirlo, in qualche modo, delle stesse matrici, degli stessi concetti base, a cui si aggiungono o tolgono determinati elementi. Ed è proprio il caso della pasta alla zozzona, un primo sfizioso e davvero intrigante!
Il guanciale, il pecorino, le uova e il pomodoro: quattro capisaldi assoluto di quei primi piatti sopracitati che conosciamo fin troppo bene. Se a questi aggiungiamo la salsiccia ecco che come, un gioco a incastro, nasce un nuovo piatto e che piatto!
Attenzione stiamo parlando ancora di tradizione, siamo di fronte alla ricetta della “pasta alla zozzona”, dove non manca anche una buona dose di peperoncino.
Qui il tuorlo viene lavorato con il pecorino da parte a formare una crema e si aggiunge a fiamma spenta al rigatone che intanto viene mantecato con pomodoro, salsiccia e guanciale. Una goduria, un trionfo di calorie!
Quella che ti proponiamo è però una elegante variante, che ti piacerà davvero molto, senza carne, in versione quindi vegetariana (ci sono uova e formaggio), con uno spaghetto al posto del rigatone, “risottato” in un fondo di aglio, olio, peperoncino, macchiato da concentrato di pomodoro. Niente pelati, niente salsiccia, niente guanciale. L’uovo e il pecorino, pronti ad addensare la salsa, a renderla cremosa, vengono ovviamente aggiunti alla fine.
Ed eccola la ricetta passo passo di un primo piatto che seppur carico di ingredienti poveri, è davvero molto bello da vedere e naturalmente gustoso, oltre che ricco di sfumature di sapore al palato. Il peperoncino abbondante ricorda anche i temi dello spaghetto all’assassina.
Tempo di preparazione: 20 minuti.
Tempo di cottura: 10 minuti.
Tempo complessivo: 30 minuti.
Ingredienti
Ecco il video della ricetta, passo passo: fonte instagram @frafoodlove.
Amerai questo piatto, ne siamo certi: l’uovo va messo nelle giuste dosi, non è protagonista come nella carbonara, serve a legare, a creare una crema. In questo spaghetto vince il pomodoro, con i sentori di aglio e peperoncino. Importante anche il ruolo del pecorino con la sua sapidità.