L’acqua di cottura della pasta è utilissima per annaffiare le piante. Ma c’è un aspetto a cui devi fare attenzione, ti spieghiamo tutto noi.
Noi italiani non possiamo rinunciare ad un buon piatto di pasta. Nelle giuste quantità, e con un condimento leggero, possiamo metterla a tavola anche tutti i giorni. Quei 60 o 70 grammi sono una porzione irrinunciabile per rimanere in forma, ma non perdere l’emozione di una ricetta che, con un sugo di pomodoro fresco e un tocco del nostro parmigiano reggiano, ci regala un caldo abbraccio con una tradizione a cui non possiamo e non vogliamo rinunciare.
Ti sei mai chiesto come recuperare l’acqua di cottura della pasta carica di amido? Nella maggior parte dei casi finisce nello scarico del lavandino, eppure alcuni chef, temerari e fantasiosi, addirittura la recuperano per fermentare le verdure, altri come Mathias Perdomo ci fanno addirittura una crema per condire un secondo piatto.
Non ti chiediamo certo di arrivare a queste sperimentazioni nella tua cucina di casa, eppure l’acqua di cottura avanzata dalla pasta, se non lo sapevi te lo diciamo noi, è utilissima per annaffiare le tue piante. Naturalmente devi farla raffreddare, ma non filtrarla: la sua forza è proprio nella quantità di amido che contiene.
La prossima volta che prepari la pasta o cuoci al vapore delle verdure in cucina, invece di versare l’acqua nello scarico, usala nel tuo giardino o in casa per mantenere le tue piante verdi e rigogliose. Puoi anche usare l’acqua delle uova bollenti, che è ricca di calcio di cui la tua pianta ha bisogno per crescere. Questo metodo di irrigazione delle tue piante funziona perché agisce come un fertilizzante per dare alle tue piante la nutrizione di cui hanno bisogno per sopravvivere.
Piante verdi e rigogliose con un fertilizzante a costo zero: l’acqua di cottura della tua pasta
Come funziona davvero questo processo? Quando fai bollire cibo come pasta, verdure, uova o patate, molti dei micronutrienti come fosforo, azoto e calcio vengono scaricati nell’acqua. Pertanto, dopo aver lasciato raffreddare l’acqua, non solo fornirai alle tue piante una bella “bevanda energetica“, ma le piante riceveranno anche un po’ del tanto necessario fertilizzante dai nutrienti contenuti nell’acqua.
Ci sono molti vantaggi nell’usare l’acqua di cottura della pasta per nutrire le tue piante. Non solo è economico e pieno di risorse, ma il fertilizzante che fornisci alle tue piante offre loro un periodo di crescita più stabile e costante. L’acqua contribuirà a promuovere l’immagazzinamento naturale dei nutrienti all’interno del terreno. Ciò significa che non dovrai concimare le tue piante o il tuo giardino poiché tutto questo fornirà longevità al tuo terreno. Aiuterai anche il tuo terreno a trattenere più umidità.
Ci sono, però, controindicazioni nell’acqua di cottura della pasta da usare per annaffiare le piante che però dovresti conoscere.
- Il sale da cucina, il cloruro di sodio (NaCl), non è tollerato dalla maggior parte delle piante, a parte quelle che crescono sulle spiagge del mare (le così dette alofile), e quindi se usato negli orti o nelle aiuole, il suo accumulo nel suolo tende a renderlo pressoché non coltivabile.
- L’amido non è solubile in acqua e accumulandosi può portare alla formazione di muffe e mucillagini piuttosto intorno alle tue piante. Così, dopo aver eliminato le erbacce per breve tempo (perché poi ricacciano in fretta), ci si può trovare a dover lavare via un altro tipo sporco, appiccicato e scivoloso, che si è formato.