Ormai lo sappiamo tutti: i tovagliolini del bar non servono a pulire! Ma allora qual è la loro funzione? Ecco la verità.
Ve lo sarete chiesto più di una volta: se i tovagliolini che troviamo sul bancone o sui tavolini dei bar non servono a pulire, che finalità hanno? Questa è una domanda piuttosto diffusa, essendo le caffetterie e i locali di ristorazione frequentati da decine e decine di persone ogni giorno.
Sono inutili? Non proprio, una loro ragion d’essere c’è. Certo, si tratta di prodotti usa e getta, il che significa tutt’altro che positivi per l’ambiente: vengono buttati via dopo un solo utilizzo e, con l’enorme quantità che ne viene consumata, si può solo immaginare l’enorme danno a livello ecologico. Tra l’altro, sono fatti con una resina plastica derivante dal petrolio, cosa che la dice lunga sul potenziale inquinante del loro materiale.
Vediamo però quale sarebbe il loro compito e perché sono realizzati in modo che non assorbano né liquidi né sporco. Essi infatti vengono resi appositamente impermeabili grazie all’aggiunta di un materiale plastico ovvero la resina poliammide-epicloridrina (PAE).
Perché i tovagliolini del bar non asciugano e non puliscono: da non credere
Il dato evidente è che i tovagliolini delle caffetterie sono molto diversi dai classici tovaglioli che usiamo a tavola e, per quanto la cosa possa farci innervosire, conoscerne la spiegazione ci renderà tutto più chiaro. In effetti, i due prodotti nascono per esigenze differenti: quelli dei bar non servono a pulire, bensì a permettere al cliente di non sporcarsi.
Pensateci un attimo: solitamente, oltre al drink o al caffè che si ordina, viene offerta al cliente anche tutta una serie di stuzzichini (pizzette, patatine, biscottini, ecc.). Questi possono facilmente ungere o macchiare il cliente, rendendogli indigesta la sua pausa relax nel locale. Con tovagliolini così resistenti al grasso e ai liquidi, invece, questo pericolo è scongiurato.
Quando in passato tale prodotto conservava caratteristiche più simili ai classici tovaglioli, non era raro che si attaccasse al cibo, cosa ovviamente sgradevole per chi in quel momento stava consumando una bevanda o altro. Perciò, oltre alla cellulosa, si è deciso di inserire anche la resina di cui parlavamo prima. Proprio la presenza della resina fa sì che essi non vadano gettati nell’umido, ma nell’indifferenziata. Anche a tutela dell’ambiente, andrebbe limitato il più possibile l’uso di questi prodotti cercando di utilizzare tovaglioli esclusivamente in cellulosa portati magari da casa.