Lo chef Antonino Cannavacciuolo è uno dei punti di riferimento in Italia: un suo pupillo nella speciale classifica, che orgoglio!
La sua fama è cresciuta a dismisura nel corso di questi ultimi anni con la partecipazione a diversi programmi di cucina e di successo, come Masterchef e Cucine da Incubo. Lo chef stellato, originario di Vico Equense, Antonino Cannavacciuolo, è riuscito ad imporsi sulla scena nazionale diventando uno dei maggiori esponenti in cucina. Sul piccolo schermo ha raggiunto l’apice della sua notorietà, ma non vuole fermarsi proprio sul più bello. Ha tanti progetti in cantiere e spera di esaudirli il prima possibile portando avanti le sue attività, come la rinomata Villa Crespi, da cui tutto ha avuto inizio.
Nelle ultime ore è stata pubblicata la speciale classifica degli under 30 di “Forbes Italia”: un riconoscimento importante per i giovani che si sono messi in risalto negli ultimi tempi nell’imprenditoria. Una classifica per scovare i 100 i talenti che occupano i primi posti per finanza, tecnologia, moda e sport, per poi finire a musica e spettacolo.
In copertina troviamo il giovane napoletano di appena 26 anni, Luca Toscano, che nel 2015 ha fondato Artech. Si occupa in maniera particolare degli effetti speciali, mettendosi al servizio di artisti celebri, come ai concerti di Maluma o Laura Pausini per poi essere chiamato per i programmi di successo, come l’Eurovision Song Contest 2022, X-Factor e Italia’s Got Talent. All’anno fattura mediamente 6,5 milioni di euro l’anno. Ma è proprio il pupillo dello chef a comparire nella classifica, inorgogliendolo sicuramente!
Cannavacciuolo, l’ha lanciato nel mondo della cucina: ora gestisce il Bistrot di Torino
Tra i primi posti troviamo anche un pupillo dello chef Cannavacciuolo, Emin Haziri, che gestisce il Cannavacciuolo Bistrot di Torino, stato premiato con una stella Michelin. Appena 27enne, ha lavorato con personaggi illustri della cucina internazionale come Philippe Léveillé, Carlo Cracco, Enrico Bartolini e Gérald Passedat.
Classe 1995, Emin è arrivato in Italia dopo la fuga dalla guerra del Kosovo all’età di sette anni. A Trieste ha trovato la sua nuova vita mettendo in luce le sue qualità in cucina. Fin da piccolo amava preparare insieme alla mamma facendo da assistente per il piatto tipico dei Balcano, il burek, dove troviamo all’interno carne, formaggio o spinaci.
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Un successo importante frequentando l’Istituto Alberghiero Pubblico di Trieste: poi ha conquistato uno stage a 17 anni nel ristorante due stelle Michelin Miramonti l’Altro. Subito ha iniziato a viaggiare per conoscere novità suggestive nel mondo della cucina. Un riconoscimento importante ottenendo da giovanissimo la prima stella Michelin: un pupillo di Cannavacciuolo che continua a farsi strada nella cucina che conta.
