Non commettere più questo errore con gli alimenti: prima di decidere di buttarli via perché scaduti, ecco cosa devi assolutamente sapere.
In questo ultimo anno ti sei trovato ad affrontare, esattamente come tutti noi, una situazione davvero molto critica soprattutto dal punto di vista economico. Il caro vita è diventato una piaga davvero insostenibile, che, attualmente rende complicato anche fare una cosa semplice come la spesa giornaliera.
Se prima ti recavi al supermercato anche più volte alla settimana, senza badare ai prezzi o senza tenere conto di eventuali offerte e promozioni, adesso invece è tutto diverso. Non solo sarai sempre alla ricerca del prodotto di qualità ad un prezzo conveniente, ma eviterai prima di tutto di acquistare tutto ciò che non è strettamente necessario, ma soprattutto cercherai il più possibile di non fare sprechi. L’unico modo questo, per cercare di riuscire ad arrivare a fine mese con il conto non in rosso e senza aver fatto troppe rinunce.
È proprio la cucina l’ambiente di casa dove ogni giorno si fanno tantissimi sprechi. Scarti ed alimenti, in realtà ancora buoni o riutilizzabili in altro modo, che purtroppo tendi a gettare con troppa facilità. Sicuramente quando fai questo è perché ti affidi alla data di scadenza riportata sulla confezione, ma sai che quello che leggi non è sempre oro colato? Ora ti spiego nel dettaglio perché!
Quando acquisti un cibo oppure ne prendi uno dalla dispensa che hai già da parecchio, la prima cosa che fai è quella di leggere l’etichette e d’individuare la data di scadenza, una cosa giustissima, ma che in realtà ti trae spesso in inganno. Ecco perché é importante imparare a leggere le date impresse sugli alimenti. Infatti, secondo il Regolamento Europeo sono due quelle che puoi trovare sulle confezioni.
La prima è la data di scadenza che troverai con la dicitura ‘da consumarsi entro‘ e che indica la data oltre la quale il prodotto potrebbe rappresentare un problema di sicurezza alimentare e diventa rischioso per la tua salute e quella dei tuoi cari. L’altra data invece è il termine minimo di conservazione indicato con ‘da consumarsi preferibilmente entro‘ è significa che l’alimento in questione può essere ancora consumato oltre la data, ma che perderà le sue qualità originali. In questo caso, colore, odore e sapore ti permetteranno di capire se è il caso di mangiarlo o meno.
@cookist Ti sarà capitato tantissime volte di buttare cibi che pensavi fossero scaduti mentre erano ancora buoni🫣 ⚠Quando leggi le etichette è importantissimo capire quale data indichi un’effettiva scadenza e quale no. Secondo il regolamento Europeo sono 2 le date che devono essere necessariamente presenti sulle confezioni: 1⃣Una è la “ data di scadenza” che trovi citata “da consumare entro”: indica la data oltre la quale il prodotto può presentare un problema di sicurezza alimentare e diventare rischioso per la tua salute. 2⃣La seconda è il TMC ovvero “il termine minimo di conservazione quindi “Da consumarsi preferibilmente entro” Indica la data fino alla quale il prodotto conserva le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione! 🧐Ma che significa? Che il prodotto può ancora essere mangiato dopo questa data ma perderà la sua qualità originaria. Quindi non ti resta che annusare, osservare e assaggiare per capire se è possibile consumarlo o meno🙌 E tu conoscevi già questa differenza? Quali sono i cibi che butti più spesso?👇 #cookist #foodwaste #sprecomeno #sprecoalimentare #datadiscadenza #imparacontiktok #scadenza ♬ suono originale – Cookist
Una volta capite queste due piccole differenze, non sei più costretto a gettare via gli alimenti scaduti e potrai evitare di fare sprechi e di risparmiare a fine mese.