La frittura è passione: golosità ed emozione. Ecco il segreto del chicco di pop-corn per risultati straordinari con pesce e patatine.
Lo street food e l’olio bollente: siamo di fronte al racconto di un matrimonio d’amore, nato per valorizzare al meglio le godurie del mare e della terra di casa nostra, quelle croccanti fuori e morbide dentro, da portare alla bocca rigorosamente con le mani.
La frittura nello stile italiano, dal Piemonte alla Sicilia, è passione, aggregazione, golosità. Non passa mai di moda perché non è affatto una moda. Piuttosto rievoca quel cibo di un tempo assaporato con il corpo, gli occhi e la mente, preparato naturalmente con il cuore, in particolar modo gli avanzi del frigo, oppure tagli di carne dimenticati o pesci poverissimi, che possono trasformarsi in finger food da mille e una notte. Tutto in pieno stile con la cucina moderna: emozionale e semplice.
Le alici, i pescetti di paranza, il quinto quarto di carne, le verdure non consumate nel frigo, ancora buone e magari pastellate prima di essere tuffate nell’olio bollente: e naturalmente le patatine, che puoi fare tu, con una base fresca, mandando letteralmente in visibilio i tuoi bambini. L‘Italia della frittura è un mondo di tradizioni senza fine: arancini siciliani, supplì romani, frittatine di pasta napoletane. Quando hai voglia di friggere, non c’è ma che tenga.
Frittura all’italiana: goduria e tradizione. Ecco i consigli per non sbagliare
Friggere, però, non è affatto una operazione scontata: la base della tua preparazione nasce da una eventuale buona panatura che non si disperda nell’olio. Ma se vuoi cuocere al naturale, tutto è legato alla temperatura e al calore. Non sei esperta? Molte volte le tue fritture vengono bruciate? Ecco allora i nostri consigli per fare un figurone con gli amici.
Ciò che ti occorre è uno stratagemma: ovvero un elemento che, tuffato nell’olio, ti indichi che è esattamente il momento giusto per immergere pesce e patatine.Ti suggeriamo, allora, un chicco di mais. Quando scoppierà e diventerà pop corn, stai certo che avrai superato i 160 gradi e che sei pronta a immergere nell’olio i tuoi capolavori.
Puoi anche provare con più di un chicco di mais, giusto per essere sicura. E non dimenticare che un conto è friggere al naturale un ingrediente fresco e crudo, magari anche privo di pastella o panatura esterna, un conto è invece cuocere un arancino con all’interno un riso, dei piselli, del ragù di carne, alimenti che hanno già subito una cottura precedente. A quel punto la temperatura su cui basarti potrebbe dover essere più bassa e ti occorre solo portare il prodotto a calore al cuore e ottenere una bella croccantezza esterna.
