I 3 trucchi per capire subito se è un buon All you can eat

Diffusi in tutt’Italia, i ristoranti All You Can Eat consentono di abbuffarsi a un prezzo contenuto. Ecco come capire se sono di qualità!

Chi non ha mai esagerato a un ristorante All You Can Eat? La formula, infatti, invita proprio a farlo: con un prezzo fisso, dal quale sono esclusi i dolci, le bevande ed il coperto, consente di ordinare quanti piatti si desidera, a patto che ogni pietanza venga consumata per intero e senza sprechi. Ecco però qual è il modo per capire se sono di qualità.

All You Can Eat: come capire se è di qualità
All You Can Eat, ecco come capire se sia un ristorante di qualità – (intaste.it)

Moltissime persone, infatti, si chiedono se questa tipologia di ristorante abbia costi sostenibili. Servendo soprattutto sushi e pesce crudo, dai costi non indifferenti, il dubbio in merito a quale sia il loro guadagno, considerando quanto ne consumano ogni sera e il prezzo fisso intorno ai 30 o 40 euro, è lecito. Ecco un modo utile per capire se il vostro All You Can Eat preferito è di qualità o se, invece, per restare dentro alle spese usa una materia prima scarsa.

All You Can Eat: scopri se è davvero buono con questi semplici trucchetti

A condurre un’indagine in merito alle condizione igieniche dei ristoranti, oltre al rispetto delle norme anti-Covid e alla cura delle pietanze è stato Altroconsumo, che ha preso in analisi dei ristoranti All You Can Eat di Roma e di Milano.

All You Can Eat: come capire se è di qualità
All You Can Eat, i trucchi per scoprire se è buono – (intaste.it)

In nessuno dei locali è stato trovato qualcosa che possa mettere a rischio la salute dei consumatori, fortunatamente. Se a Roma anche il pesce è stato valutato positivamente in termini della freschezza, a Milano invece un po’ meno. In ogni caso, gli studiosi hanno consigliato alcuni modi per verificare se il ristorante sia di qualità. Innanzitutto, è bene osservare le condizioni di pulizia generali del locale: pavimento, tavoli, menù di un materiale igienizzante e bagno sono i primi indicatori di cura (o meno).

Se la cucina è a vista, poi, si può controllare con i propri occhi se gli alimenti sono correttamente conservati in comparti refrigerati, senza accumuli sul piano di lavoro. I camerieri, inoltre, non devono manipolare gli alimenti neanche per guarnirli e sul piano di lavoro non devono esserci mestoli o strofinacci, per evitare contaminazioni. Una volta che abbiamo il pesce davanti, inoltre, questo non deve essere asciutto ma morbido, sodo e lucente: queste sono le caratteristiche di un pesce fresco. L’odore deve essere di mare e non pungente e la stessa attenzione va rivolta al riso, che non deve sgranarsi o essere appiccicoso.

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