Non manca mai sulle nostre tavole, ma siamo sicuri di saper conservare il pane al meglio? Mai metterlo in frigo! Ecco gli errori da evitare
Bianco o integrale, di patate o di semola, pagnotta o filoncino, il pane è il re delle tavole italiane e un elemento essenziale della nostra dieta. Grazie alla sua versatilità in cucina e alle mille varianti in cui si può prepararlo, si è conquistato un posto speciale nel nostro cuore. Sappiamo bene tutti che il momento migliore per consumarlo è caldo, appena sfornato, ma cosa succede se ne avanza un pezzo? Sappiamo davvero conservarlo al meglio?
Ti sarà capitato qualche volta di essere costretto a buttare un pezzo di pane che hai trovato secco e duro, oppure pieno di muffa (o peggio, entrambe le cose!). Ma non c’è errore peggiore se non quello di riporlo in frigorifero. Scopriamo insieme perché!
Molte volte l’aspettativa di vita di una pagnotta dipende dagli ingredienti adoperati e dalle condizioni climatiche, come l’umidità e il calore della cucina. È sempre bene infatti tenere il pane lontano dalle fonti di calore o, se la stanza è troppo calda, tenerlo in un luogo fresco e chiuso (la dispensa, un portapane). Un ruolo fondamentale è ricoperto però anche dal metodo di conservazione: scopriamo insieme quindi qualche trucco per evitare gli sprechi, e mantenere il pane sempre croccante e fresco. Sapevi che infilarlo in frigo è un errore madornale?
Esistono dei metodi molto efficaci per tenere il pane fresco per giorni, e sono anche molto semplici da mettere in pratica. Questo perché sono i cari vecchi rimedi della nonna, infallibili e senza tempo! Se abbiamo preso una pagnotta un po’ troppo grande e vogliamo tenerla fresca per giorni, la regola è quella di conservarla in una busta di carta. A sua volta, questa busta può essere inserita in una busta di plastica – va bene anche una busta da congelatore. Questa è un’accoppiata vincente perché la carta mantiene il giusto grado di umidità, mentre la plastica eviterà l’evaporazione.
Un metodo alternativo (ed ecologico) è quello di conservare il pane in un involucro in cera d’api: riutilizzabile, si tratta di un panno di cotone ricoperto di cera d’api che protegge il pane dalla muffa e all’occorrenza funziona anche da sacchetto takeaway per i panini da portare al lavoro, al mare, o dovunque vogliate. Un investimento intelligente!
Se invece hai sempre conservato il pane in frigorifero, ti spieghiamo perché questo è un grave errore.
Il pane è composto di farina di frumento, che in sostanza è amido: questo, a contatto con l’acqua e le alte temperature del forno, perde la sua naturale struttura cristallina. Quando però il pane si raffredda, l’amido inizia a riorganizzarsi per assumere la struttura cristallina iniziale: nell’ambiente freddo del frigorifero, l’amido velocizza il suo processo di trasformazione e il pane cambia consistenza, e cambia anche sapore!
Avrai notato, infatti, che in frigo il pane diventa duro e stantio. Inoltre, a contatto con l’umidità, può diventare bagnaticcio ed assorbire gli odori degli altri alimenti presenti in frigo. Non è più lo stesso pane che hai comprato! Ti verrebbe voglia di buttarlo nell’immondizia ugualmente. Quindi, conviene seguire i consigli della nonna per la conservazione del pane e tenerlo lontano dal frigo e da fonti di calore.
Se consideri di consumarlo entro un paio di giorni, un altro trucco per salvaguardarne la freschezza è quello di riporlo con la parte tagliata (quella con la mollica esposta) verso il basso. Se invece hai una bella scorta da consumare più avanti puoi tranquillamente tenerlo in congelatore, chiuso in un sacchetto ermetico.