Buoni pasto, si possono cedere a coniuge e figli? Sapere questo ti tornerà utile

Si tratta di un dubbio che hanno in molti: i buoni pasto si possono cedere a favore di figli o coniuge? Cosa devi sapere

Alcuni contratti di lavoro prevedono, per concessione del datore, buoni pasto ad ogni dipendente. Di cosa si tratta? Di una sorta di ticket che consente di acquistare, appunto, il pasto presso locali che hanno aderito alla convenzione. Molti si chiedono, però, se si possano cedere ai figli o magari al proprio coniuge. Cosa bisogna sapere?

buoni pasto, si possono cedere in famiglia?
Si possono cedere i buoni pasto? Ecco cosa dice la legge – intaste.it

Iniziamo con lo specificare che non sono obbligatori. Come abbiamo accennato si tratta di una concessione fatta da alcune aziende e contratti. Di solito, vengono erogati quando la struttura in cui lavoriamo non può fornire un servizio mensa e siamo costretti a recarci altrove per mangiare. Ma se volessimo cederli a qualcuno?

Si possono cedere i buoni pasto al coniuge o ai figli? Cosa devi sapere

Possono tornare davvero utili i buoni pasto, se ci riflettiamo, perché ci permettono di risparmiare ogni giorno una piccola cifra che, alla fine del mese, fa la differenza. I buoni ci assicurano un pranzo (e in caso una cena) completi, ovviamente da acquistare presso quei locali che hanno aderito all’iniziativa, come possono essere caffetterie, ristoranti, pub o anche bar.

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Si possono cedere i buoni pasti al coniuge o ai figli? Ecco cosa sapere – (intaste.it)

Alcuni, però, non riescono a sfruttarli o magari preferiscono tenerli da parte con l’idea di cederli, passarli magari ai figli o al proprio coniuge. La domanda, dunque, sorge spontanea: è possibile? Cerchiamo di rispondere a questo quesito in modo definitivo. Se anche tu se lo sei chiesto è il momento di fare chiarezza e sfatare ogni dubbio. A quanto pare, la legge non prevede che questo determinato benefit possa essere utilizzato da qualcuno che non sia “l’intestatario”.

Vale a dire che solo noi possiamo usufruire del buono pasto e non è possibile, dunque, cederlo ad altre persone, anche se si tratta di un parente stretto, come i nostri figli. Per questo motivo, se li stiamo accumulando pensando di farne un uso diverso da quello per cui ci sono stati forniti, meglio smettere.

Del resto, risparmiando su uno dei nostri pasti durante la giornata lavorativa, abbiamo comunque la possibilità di alleggerire l’economica famigliare. Rischiare a fare qualcosa che vada contro le regole stabilite per legge non è certo una buona idea, in nessun caso.

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