Un primo piatto a base di pesce che costa pochissimo: la ricetta semplice e gustosa

Un primo piatto che profuma di mare, dal costo super contenuto e con pesce fresco: ti svelo la ricetta gustosissima! 

Siamo di fronte ad una terra straordinaria, quale la Sicilia, che non è seconda a nessuno nella tradizione della preparazione dei piatti di mare. Pochi gesti, straordinari, evocativi: quando il pesce è freschissimo, vige una regola intramontabile, va manipolato il meno possibile.

In tempi economicamente difficili, anche la cucina italiana, e in particolare quella regionale, ha doverosamente rivisto i propri parametri, sia nelle preparazioni casalinghe, quelle straordinarie frutto della passione delle nostre mamme e delle nostre nonne, sia nella ristorazione. Il ritorno al passato e alle ricette storiche, la sostenibilità e il risparmio, nonché il recupero degli avanzi buoni, il tutto viene costantemente accomunato da logica e riflessione.

Ecco come nel 2023 la cucina italiana è capace, da una parte, di rinnovarsi e rifarsi il look, dall’altra di riprendere con forza i temi caldi della storia, quella che il tempo non potrà mai scalfire.

Molti, non a caso, la chiamano la cucina della nonna 2.0. Ci sono passaggi rigorosamente legati alla tradizione, protagonista è la riscoperta di piatti intramontabili. Il tutto, però, è costruito con la forza della conoscenza dei sapori, della logica dell’abbinamento, delle giuste consistenze e dei metodi di cottura, capaci di manipolare nel modo corretto le materie prime in gioco. Alla luce di ciò, vogliamo quindi proporvi un piatto povero, ma ricco e gustoso a base di pesce. Costa pochissimo e vi farà leccare i baffi!

Pasta con le sarde alla siciliana: piatto povero e straordinario

Nella ricetta di cui vi parliamo, con emozione ed orgoglio, il protagonista è un pesce azzurro d’eccezione, le sarde.  Molto simili alle alici, ma di pezzatura più grande, hanno un prezzo bassissimo, ed è per questo che riproporre questo piatto storico della cucina siciliana è perfettamente in linea con i tempi. Ecco a voi la pasta con le sarde alla siciliana.

Tempo di preparazione: 20 minuti

Tempo di cottura: 30 minuti

Tempo totale: 50 minuti

Ingredienti:

• 400 gr di spaghettoni o bucatini
• 300 gr di sarde fresche
• 100 gr di cipollotto fresco
• 150 gr di finocchietto selvatico
• 1 spicchio di aglio (la ricetta tradizionale vuole aglio rosso)
• 25 gr di uva passa
• 20 gr di pinoli
• 6 acciughe sott’olio
• peperoncino secco
• olio extravergine d’oliva
• 1 bustina di zafferano
• sale
• vino bianco 1/2 bicchiere
• capperi di Pantelleria

Per la mollica croccante:

• 150 gr di pangrattato
• 30 gr passata di pomodoro
• 40 gr di olio extravergine
• 1 aglio
• prezzemolo
• peperoncino secco
• concentrato di pomodoro 1 cucchiaino

Preparazione:

1. Mettere a bagno l’uvetta nel vino bianco tiepido e nello zafferano.
2. Preparare un olio al finocchietto, con metà del finocchietto frullato con olio d’oliva, il resto lo tritiamo a coltello e lo lasciamo fresco.
3. Pulire le sarde, eviscerarle e deliscarle. Andrebbero abbattute per eliminare anisakis, se non abbiamo abbattitore i filetti andrebbero congelati per 24 ore a -18 disposti su una teglia con carta forno.
4. Tritare il prezzemolo, dissalare i capperi, imbiondire l’aglio in olio evo. Aggiungere i capperi, le acciughe, i pinoli, il cipollotto, il prezzemolo, il peperoncino, rosolare le sarde pochi minuti finché non prendono colore.
5. Da parte in una nuova padella abbrustolire il pane, sempre con aglio, olio e peperoncino
6. Tritare l’uvetta ammollata e aromatizzata e aggiungerla al fondo.
7. Scolare la pasta al dente, mantecare nel fondo con le sarde, unire il pomodoro. A fiamma spenta aggiungere il pane in modo che resti croccante, il finocchietto e l’olio al finocchietto. Ci sta bene un’altra nota di peperoncino finale.

Indispensabile il finocchietto selvatico locale: profumo di Trinacria

La pasta con le sarde è storia, da costa a costa della Sicilia. Il pane raffermo, l’incredibile nota dolce dell’uvetta, e proprio loro, le sarde, intense, sapide, smorzate ma mai coperte dai propri compagni di viaggio: è una poesia di sapori. È il trionfo della meravigliosa cucina povera della Trinacria. Una ricetta che, se non l’avete mai preparata vi farà innamorare, se siete esperti nel cucinarla, vi emozionerete proprio come la prima volta. Una nota doverosa: ingrediente fondamentale è il finocchietto selvatico locale, insostituibile.