In un’intervista, lo chef Cannavacciuolo si racconta a 360 gradi, dagli inizi sino ad oggi. Ecco che cosa ha detto
In un colloquio con Repubblica, lo chef Antonino Cannavacciuolo, famosissimo in Italia e a livello internazionale, si è raccontato a tutto tondo, dagli inizi ai giorni nostri. Nella sua carriera, lo chef ha ottenuto ben 7 Michelin, confermandosi tra i migliori del settore. Giudice del programma tv Masterchef Italia da diverse stagioni, Cannavacciuolo ha fatto un excursus della sua vita e carriera professionale.
Sua madre voleva che diventasse un dentista, mentre il padre non aveva alcuna preferenza, ma non avrebbe voluto che il figlio diventasse cuoco, in quanto lui stesso lo era ed era conscio di quante difficoltà suo figlio avrebbe dovuto incontrare. Eppure, Antonino, questo mestiere lo aveva nel sangue e quando il richiamo è così forte, non c’è nulla da fare.
Negli anni ’80, Cannavacciuolo frequenta l’Istituto Alberghiero, dopodiché affronta anni di gavetta. Verso la fine degli anni ’90, si trasferisce in Piemonte dalla Campania. Lui stesso racconta, nel corso dell’intervista, che non è stato facile, perché inizialmente i piemontesi, pur se «meravigliosi, generosi e grandi lavoratori», lo avevano messo sotto esame.
Cannavacciuolo, tuttavia, non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide, e così ha lavorato duro, per imparare il più possibile e mostrare il proprio valore. Nel 2003 ottiene la prima stella Michelin e nel 2006 la seconda (tre l’anno scorso) e poi conquista il cuore del pubblico in trasmissioni quali Masterchef, di cui tuttora è giudice.
La sua cucina porta sapori meridionali, che lui ha saputo reinterpretare con le sue esperienze di viaggio personali. Creerà anche il menù da “Dal Sud al Nord Italia“, che prevedono Trota in carpione agli Scampi crudi alla pizzaiola con acqua di polpo. o Linguina di Gragnano con calamaretti e salsa al pan di segale.
Cannavacciuolo, qual è la sua filosofia
Lo chef ha spiegato che per lui, «il Sud è una filosofia di vita, che accomuna tutti i sud del mondo». Cannavacciuolo spiega ancora che a suo dire, «il Sud è l’anima che sdrammatizza tutto, nel bene e nel male, che cerca la luce della positività anche nei momenti bui. A volte anche sembrando ingenua».
Secondo lo chef, a forgiare chi vive al Sud sono clima e ambiente: mare e sole hanno una certa influenza sul «nostro umore».
Lo chef ha raccontato che portare la sua cucina al Nord non è stato semplice all’inizio, perché «prima devi dimostrare chi sei, è come essere sotto esame. Solo dopo 5 o sei anni hanno visto la mia serietà e hanno cominciato ad aprirsi. E quando ti aprono le porte sono meravigliosi. E qui poi si lavora benissimo». Ad oggi è uno chef stimato non solo nel Bel Paese, ma anche all’estero e siamo sicuri che avrà ancora una lunghissima carriera all’orizzonte!