Preferisci la margarina al burro? ti sveliamo la “truffa” nascosta dietro all’ingrediente da sempre alternativa al collega più famoso.
Il risultato finale della sfida tra burro e margarina non è più così scontato come lo era in passato. Fino alla fine degli anni 70 infatti, la maggior parte dei nutrizionisti, in particolare di Oltre Oceano, portava avanti una sorta di campagna di “demonizzazione” contro il burro.
Tutto questo, per la verità, ha avuto il suo eco anche nel Vecchio Continente, affermando che i grassi saturi derivati da un prodotto di origine animale e la sua elevata presenza di colesterolo, potessero favorire, in particolare in soggetti già a rischio, malattie cardiovascolari, aumento di peso e problemi nel sangue.
E’ scontato, ma va sottolineato, che un soggetto con 40-50 kg di sovrappeso non dovrebbe consumare burro, così come nemmeno la stessa margarina. Ma siamo nella sfera di patologie gravi, dove l’alimentazione è condizionata al recupero di una salute che diventa precaria e che può condurci verso pericolose sabbie mobili dalle quali è difficile uscire.
Burro contro margarina: è tempo di un nuovo derby ma il risultato non è affatto scontato
E’ fuori dubbio, ma anche è anche in fondo una profonda contraddizione. Stiamo parlando del fatto che, in una società americana votata da sempre al “junk food”, il burro viene demonizzato ma è di certo nel contempo consumato molto di più per cucinare, rispetto ad esempio ad un olio extravergine all’italiana, che per quanto abbia conosciuto il suo boom come eccellenza di casa nostra, rimane sempre, all’estero, un prodotto per soggetti dal palato fine, adoperato per condire e non per cucinare, tanto meno per “costruire” pietanze come accade in pasticceria nel caso del burro.
Il boom della margarina simbolo dei vegani e la demonizzazione del burro: sarà tutto vero?
Nell’ultimo decennio gli esperti di alimentazione europei, hanno cominciato a porsi delle legittime riflessioni sul perché del boom della margarina, favorito in parte dall’aumento esponenziale dei vegani, aiutato dal marketing aggressivo di grandi multinazionali, ma dall’altra, dopo lunghe indagini, non giustificato a pieno dai molteplici risultati di nuovi accurati studi. Da questi ultimi si evidenzia che siamo di fronte, certamente, ad un prodotto di certo più leggero come calorie, basato su grassi insaturi, ma che in fondo tutto questo benessere al nostro organismo non lo regala.
Vediamo di capire perché gli esperti hanno rivisto la loro “concezione” sulla margarina negli ultimi anni, fino ad arrivare addirittura oggi a sconsigliarla, fino ad arrivare addirittura a cambiare il risultato di una partita che sembrava persa in partenza per il burro.
Meglio, molto meglio, tra i due, un pezzetto di burro, in quantità certo moderate, un burro nel nostro caso alpino, straordinario, un burro fatto di panna centrifugata, figlio legittimo di animali nutriti ad arte, dalla mano sapiente dell’uomo, come si faceva una volta.
Attenzione a quello che mangi: sai come è fatta la margarina?
Perché si è arrivati al punto di parlare di “truffa della margarina”? Perché oggi, rispetto agli anni 80 e 90, la margarina viene finalmente vista in modo diverso? Soprattutto lo sappiamo davvero come è fatta la margarina che mangiamo?
Nata dalla combinazione di diversi grassi vegetali, uniti e compattati tra loro grazie alla presenza di emulsionanti e addensanti chimici, la margarina ha conosciuto il suo boom quando è stata associata all’omega 3. Tutto questo ha mascherato palesemente, secondo gli esperti, il fatto che la margarina fosse, di fatto, assolutamente poco naturale.
Non staremo qui a discutere della differenza di sapore, è palese che un burro di panna centrifugata delle langhe piemontesi, oppure un burro di Normandia, regalino ad un risotto o ad una pasta frolla delle tonalità aromatiche che rappresentano un altro pianeta.
Studi recenti, e questo è sorprendente, dimostrano come “la truffa” della margarina abbia il proprio fondamento nel fatto che la margarina, udite udite, aumenterebbe il colesterolo cattivo. Avete capito bene: idolatrata fino all’ennesima potenza, diventata negli anni scorsi simbolo della crociata contro il burro, simbolo della cultura vegana, la margarina oggi viene rivista, rivalutata e appare in modo notevolmente differente agli occhi della collettività.
E allora se gli ultimi dieci derby erano decisamente stati a vantaggio di una sola delle due squadre, con l’ago della bilancia che sembrava pendere solo da una parte, adesso la sfida appare tutt’altro che scontata.