Da fine Gennaio in tutta Europa è stato dato il via alla commercializzazione di prodotti a base di insetti. Un’azienda italiana sta per arrivare sul mercato con i suoi prodotti.
I prodotti a base di proteine animali alternative stanno pian piano invadendo i supermercati europei. Se c’è chi già prima proponeva piatti unicamente a base di insetti nel suo ristorante, ora l’Europa vuole che questa diventi un’abitudine da consolidare ed adottare in tutte le nostre case.
Le ragioni sono semplici: secondo gli esperti, il nostro stile di alimentazione basato sulle proteine animali “classiche” non è sostenibile sul lungo periodo, a causa dei costi di produzione e degli effetti sull’ambiente. Quindi la commissione Europea, già dal giugno 2021, ha dato l’ok alla commercializzazione di prodotti a base di proteine alternative, come quelle di grillo, larva gialla della farina e locusta migratoria.
L’azienda produce farina di grillo a km0: molto attesa l’autorizzazione
Più della metà degli italiani, secondo un sondaggio di Coldiretti, è contraria alla farina derivante da insetti. Forse se fosse prodotta da un’azienda italiana questo contribuirebbe a farci cambiare idea e superare le nostre reticenze?
La Italian Cricket Farm è la prima azienda italiana che ha richiesto l’autorizzazione a vendere i suoi prodotti nei supermercati e nei ristoranti, e spera di ricevere una risposta positiva entro 60 giorni. L’azienda, con base a Scalenghe, nel torinese, è la prima italiana a voler portare sulle nostre tavole il “novel food”, ovvero la farina a base di insetti per l’alimentazione umana.
La Italian Cricket Farm, nata nel 2007, produce farina da grilli a chilometro zero, direttamente nei suoi allevamenti. I benefici di questa farina, spiega l’amministratore delegato Ivan Albano, sono molteplici: oltre ad essere amica dell’ambiente, la farina di grillo ha un valore proteico del 69%, il che supera di gran lunga il valore di qualsiasi altra proteina vegetale. Inoltre, è ricca di fibre e minerali come Calcio e Ferro, B12 e acidi grassi omega 3.
Le dichiarazioni dell’AD Ivan Albano
La farina di grillo, tra l’altro, è molto versatile: si amalgama bene in mix di farine per tutti i prodotti da forno, sia dolci che salati. Il suo colore ricorda quello della farina integrale, e il sapore ricorda quello di mandorle e nocciole. C’è chi ancora si rifiuta quantomeno di assaggiarla, ma l’AD replica, sottolineando l’ipocrisia, che:
“Ogni sera facciamo aperitivo con gli insetti ma non lo sappiamo. Il colorante rosso dello spritz è fatto con derivati della cocciniglia. Nessuno lo sa, nessuno si sconvolge”.
Ok i benefici, ok la cura dell’ambiente, ma il prezzo non sarà un po’ eccessivo? Albano sembra essere convinto dell’estremo valore dei suoi prodotti:
“Il nostro brand sarà ben riconoscibile. Perché la nostra pasta costa 4 volte quella che troviamo nei supermercati. E la farina circa 30 euro al chilo”, un prezzo che forse non aiuterà gli italiani a ‘concedersi’ questo nuovo trend, già di per se ostico da ‘mandare giù’.
“Il nostro, piaccia o no ai puristi”, continua l’AD, “è un prodotto ecologico ad alta gamma per contenuto e purezza proteica, adatto alle diete degli sportivi, decisamente migliore rispetto alle farine tradizionali. Pertanto lo vogliamo comunicare e farlo pagare quanto davvero vale”