Integratori alimentari, non tutti fanno bene alla salute: la lista di quelli che devi assolutamente evitare

Gli integratori sono spesso utili per mantenerci in salute, ma lo sai che ce ne sono alcuni potenzialmente pericolosi? Ecco la lista ufficiale

Secondo l’associazione consumatori degli Stati Uniti, Consumer Reports, esisterebbero in commercio una serie di integratori alimentari che per alcuni soggetti potrebbero essere pericolosi. Spesso l’utilizzo di questi integratori, associato a malattie nascoste e a numerosi disturbi, comporterebbe danni seri agli organi oltre che favorire lo sviluppo di tumori, per arrivare, nei casi limite, anche all’arresto cardiaco.

integratori alimentari illegali pericolosi
integratori alimentari, la lista di quelli pericolosi – intaste.it

Spesso la pericolosità di questi prodotti non risiede negli ingredienti, che di per se non causerebbero alcun danno, ma ad esempio una assunzione errata e/o prolungata nel tempo. La lista è stata prodotta partendo dal presupposto che i benefici di questi integratori non compenserebbero i danni che un consumatore correrebbe il rischio di contrarre in seguito alla loro assunzione. Ecco gli integratori dai quali è meglio tenersi alla larga.

Integratori pericolosi, la lista aggiornata

  • Il primo degli integratori segnalati dall’associazione è l‘Aconite, conosciuto anche come
    aconiti tuber o angustifolium. Questa tipologia di integratore avrebbe come beneficio quello di ridurre le infiammazioni e i dolori articolari. Molti consumatori però hanno riscontrato dopo un medio-lungo periodo di assunzione nausea, problemi respiratori e cardiaci.
integratori alimentari illegali
Integratori alimentari, quali evitare (canva) – intaste.it
  • Tra gli integratori più gettonati per la perdita di peso troviamo: la cosiddetta Barba di bosco, il Camedrio comune, il Creosote, la Camellia sinensis e il Methylsynephrine. In tutti i casi si è notato come l’assunzione di queste sostanze provocasse danni allo stomaco, insorgenza di epatite, problemi ai reni e al fegato, vertigini, anemia, pressione alta. In alcuni casi la loro combinazione ha avuto risultati letali per alcuni consumatori.
  • Molti integratori vengono utilizzati anche per alleviare sintomi influenzali e dolori mestruali, come la Consolida, la Lobelia, l’Hedeoma pulegioides, la Tossilaggine comune e la Kava. Questi potrebbero provocare danni epatici, problemi di stomaco, dolore al petto, confusione, nausea, diarrea, e dagli esami condotti sarebbero anche potenzialmente cancerogeni.
  • Infine, nel mirino dell’associazione è finito anche un integratore impiegato per l’aumento della libido: il Yohimbe (o Johimbi). Questo integratore è impiegato nella cura delle disfunzioni erettili, per gli stati depressivi e per combattere l’obesità. In numerosi soggetti però questa sostanza ha provocato tachicardia, mal di testa, convulsioni, problemi al fegato, ai reni, al cuore e attacchi di panico.

Attenzione allo shopping online

In Italia, ma anche in Europa e Usa, la maggior parte di questi, come il Methylsynephrine, sono illegali e il loro commerciato è categoricamente vietato. Non si tratta spesso, come abbiamo visto di sostanze chimiche, ma anche di sostanze vegetali e che potrebbero essere del tutto innocue come il tè verde, la monacoline, o il riso rosso fermentato.

I consumatori che fanno ricorso a questi integratori vengono ammaliati dal marketing aggressivo online e dal ridotto costo di questi integratori. Per evitare danni alla salute importanti, è meglio diffidare dagli acquisti online e confidare nella professionalità e conoscenza di farmacisti e medici.

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