Quando scoprirai questo dettaglio non userai mai più l’olio di girasole per friggere, sarà questa la scelta migliore da fare.
Nonostante sappiamo benissimo che mangiare cibi che grondino di olio non sia affatto la scelta giusta per la nostra salute, non possiamo di certo negare quanto siano gustose le pietanze fritte (e chi lo fa mente!). Oltretutto se portiamo l’olio alla giusta temperatura prima di immergervi le pietanze, queste poi non risulteranno ‘unte’ all’assaggio.
Sono davvero tantissime le pietanza che potranno essere fritte, citarle tutte sarebbe davvero impossibile. Patatine, polpette, cotolette e verdure, sono solo alcuni dei cibi che si potranno preparare tuffandoli in una padella di olio ben caldo. Sicuramente non è di certo una cosa salutare farlo tutti i giorni, soprattutto se si ha la cattiva abitudine di eccedere, ma una volta ogni tanto, ed usando alcune piccole accortezze, ci potremo concedere questo sgarro. La cosa importante è che non diventi un’abitudine e che soprattutto si faccia il più possibile un’alimentazione sana ed equilibrata per il resto della settimana.
È questo l’olio per frittura migliore: non userai mai più quello di girasole
Come dicevamo quindi, una volta ogni tanto concedersi qualche piccolo sfizio e mangiare una frittura calda e croccante non è poi tutta questa tragedia, quello che però dovrà essere importante sarà la giusta scelta dell’olio che andremo ad usare, perché non è assolutamente vero che uno vale l’altro anzi, alcuni non saranno affatto indicati per questo tipo di cottura.
Quello che farà la differenza e che renderà un olio più adatto rispetto ad un altro è il punto di fumo, ossia la temperatura raggiunta in cui il grasso alimentare inizia ad ossidarsi e a rilasciare fumo e sostanze nocive per il nostro organismo. Una volta che si sarà capito questo, si potrà scegliere senza correre alcun rischio.
Come scegliere il miglior olio per friggere
Una volta capito che un buon olio per friggere deve avere un punto di fumo alto, vediamo alcuni degli oli più utilizzati a quanti gradi iniziano a rilasciare sostanze dannose:
- Olio di girasole 130 gradi
- Olio di arachidi 180 gradi
- Olio di mais 160 gradi
- Olio extravergine di oliva 210 gradi
- Olio di palma 240 gradi
Dando uno sguardo si nota subito come l’olio di girasole, utilizzatissimo per friggere, abbia in realtà un punto di fumo molto basso e quindi non particolarmente adatto per friggere, soprattutto quei cibi che necessitano di una cottura piuttosto lunga. A sorpresa di tutti invece, l’olio evo risulta essere molto indicato per friggere in quanto ha un punto di fumo davvero molto alto, seppur abbia un costo nettamente più elevato rispetto agli altri tipi. Stesso discorso per l’olio di palma che riesce a raggiungere una temperatura elevatissima, ma che a sua volta viene sconsigliato per altre problematiche ad impatto ambientale.
Quindi da oggi prima di acquistare con leggerezza qualsiasi tipo di olio per friggere ricordatevi sempre questa piccola tabella e non sbaglierete mai più.